
Il premier italiano Enrico Letta ha tenuto una conferenza stampa da Bruxelles, dove ha partecipato ai lavori del Consiglio europeo. Il presidente del Consiglio ha iniziato il suo discorso parlando di questioni economiche e facendo riferimento al downgrade di S&P nei confronti dell’Europa, evento che, ha detto, non è da sottovalutare. Un fatto positivo, tuttavia è quello dell’avanzamento significativo verso l’unione bancaria raggiunto in sede Ecofin e recepito dal Consiglio. Strenuo sostenitore del sostegno reciproco in seno all’Unione Europea, Letta ha detto: “Ci fosse stata la banking union anni fa l’Europa non si sarebbe avvitata nella crisi economica in cui si è avvitata”. “Il problema è la non-Europa”, ha continuato.
Letta ha espresso quindi la sua soddisfazione per i lavori intrapresi verso la transizione che dovrà portare all’unione bancaria:”Bene per quanto riguarda il tempo ravvicinato con il quale si è arrivati oggi alla chiusura. Si potrebbe arrivare entro la fine dell’anno a chiudere la partita”
Tra i provvedimenti citati quello della “mutualizzazione del fondo per i salvataggi delle banche, fatto molto importante nei rapporti di solidarietà tra i paesi”. “Avremmo voluto più comunitarizzazione – ha detto il premier accogliendo tuttavia il compromesso – “Vorremmo – ha poi aggiunto – una transizione meno lunga. Dieci anni lo considero un tempo limite, ma è una transizione che deve arrivare a risultato molto prima”.
Altra tematica toccata quella sulla migrazione e Lampedusa. Queste le parole di Letta, con un chiaro riferimento allo scandalo del Cpsa lampedusano: “La nostra volontà su questo tema di sviluppare al massimo un’iniziativa italiana è rafforzata da quanto di positivo Mare Nostrum ha raggiunto, ma è evidente che fatti come quello successo i giorni scorsi non aiutano”.
Redazione online