Marino scatenato contro i tagli alle PA locali: “Rischiamo il collasso, il governo trovi soluzioni”

Ignazio Marino (Getty Images)

Ignazio Marino, sindaco di Roma, è intervenuto in un’intervista su “Repubblica” per dire la sua contro la legge di stabilità, che, se verrà approvata con il voto di fiducia di oggi, produrrà ulteriori tagli nei trasferimenti alle Pubbliche Amministrazioni locali: “In questi anni ci sono stati sottratti quasi 8 mld di euro di fondi, e si è trattato di soldi dei quali i cittadini hanno sentito e sentiranno la mancanza, perché più lontani dai palazzi del potere, che da questi tagli non vengono mai toccati. Il governo ci deve ascoltare perché con misure così draconiane è a rischio la tenuta del paese”.

Al primo cittadino della capitale sono ben chiare le conseguenze di queste misure: “Per i comuni rinunciare a queste cifre significa migliaia di posti in meno negli asili nido, decine di buche non riparate nelle strade, linee di autobus cancellate, assistenza sociale per le fasce più deboli quasi azzerata. Finora a Roma abbiamo fatto i salti mortali per non gravare soprattutto su quest’ultimo aspetto, ma non possiamo garantire per l’anno prossimo. Si sta giocando con la carne viva degli italiani, già allo stremo, e altri sacrifici porterebbero alla rivolta sociale”.

I passi successivi proposti da Marino sono ben delineati: “Chiediamo a Letta e Napolitano di intervenire per approvare una manovra correttiva, e se entro l’assemblea straordinaria dei sindaci del 29 Gennaio non avremo ricevuto le necessarie risposte, siamo pronti a rivalerci nei confronti dello Stato centrale, fino a portarlo in tribunale per ottenere i crediti insoluti. Le soluzioni sono due, o si alzano le aliquote al 3,5 per mille sulla prima casa e all’ 11,6 per mille sulle seconde, modificando quelle previste al 2,5 e al 10,6, oppure è necessario trovare altre soluzioni per reperire almeno un miliardo e mezzo”.

 

Redazione