
Cade oggi il venticinquesimo anniversario della strage di Lockerbie, l’esplosione del volo PA 103 della compagnia aerea Pan Am dovuta ad attacco terroristico. I resti del velivolo disintegratosi mentre era in volo sono precipitati, quel tragico 21 dicembre del 1988 tra i confini della piccola cittadina scozzese da cui la strage ha preso il suo nome e nelle operazioni di recupero successive allo schianto le autorità hanno riscontrato 270 morti.
Per ricordare gli scomparsi e le famiglie di coloro che persero la vita nell’attentato commemorazioni si stanno svolgendo tra la località scozzese, Londra (la città da cui era partito il velivolo interessato allo schianto) e gli Stati Uniti (dato che l’aereo aveva come destinazione New York, alcuni dei passeggeri erano americani). Il premier britannico David Cameron si è recato questa mattina a Lockerbie, dove ha preso parte al rito svolto all’interno del memoriale costruito per le vittime. “La nostra ammirazione per voi è incondizionata”, ha detto Cameros rivolgendosi ai parenti, amici, cari delle vittime. “Speriamo che la vostra determinazione non si arresti mai. Avete dimostrato che gli atti terroristici non possono spegnere lo spirito umano”, ha continuato il premier.
La responsabilità della strage è stata per anni argomento controverso in Gran Bretagna e solamente nel 2011, quando l’allora ministro alla Giustizia libico ha ammesso la responsabilità del governo di Gheddafi. L’esecutore materiale della strage, Abdelbaset ali Mohamed al-Megrahi, fu arrestato dalle autorità britanniche nel 2001 per poi essere scarcerato nel 2009.
Redazione online