
Il governo di Cuba, guidato da Raul Castro, sta mettendo in atto una serie di manovre nel senso della liberalizzazione del mercato: dopo la liberalizzazione del mercato delle automobili, è stata anche abolita la doppia moneta e adottato un nuovo codice del lavoro che riflette le riforme per l’apertura del mercato del lavoro introdotte negli ultimi mesi.
Le riforme sono state approvate ieri nel corso della sessione dell’Assemblea nazionale presieduta da Castro.
In merito alla moneta, saranno unificate la moneta locale peso comune (cup) utilizzata dai cubani e che vale circa 4 centesimi di dollaro e il peso convertibile (cuc), utillizzata dai turisti e per l’acquisto delle merci importate.
L’annuncio è stato dato dal vice presidente Marino Murillo confermando un grande passo nel percorso delle riforme economiche intraprese nel paese.
Il vicepresidente cubano ha anche sottolineato che i risparmi in peso convertibili non perderanno valore: “Chi ha Cuc, in banca o a casa, non ci rimetterà”, ha affermato.
Come ricorda Rainews, le due monete sono state introdotte da Fidel Castro dopo il crollo dell’Unione Sovietica creando però un sistema a due economie, una più flessibile, l’altra più rigida legata agli stipendi statali e provocando forti diseguaglianze.
La liberalizzazioni nel mercato delle auto invece riguarda le auto a “km 0”: infatti, fino ad oggi i cubani potevano comprare solo veicoli usati a prezzi fissati dallo stato e non avevano accesso invece a quelli nuovi, venduti solo a persone selezionate dall’autorità.
Saranno inoltre aboliti i permessi e le autorizzazioni del Ministro dei Trasporti e il prezzo delle vetture sarà fissato dal mercato, cioè dall’offerta e la domanda.
In merito al lavoro, il tetto massimo alle ore settimanali di lavoro è stato fissato a 40-44h ed è stata eliminata la possibilità di sospendere il pagamento del salario per periodi fino a un anno.
Redazione