
Papa Francesco è intervenuto di fronte alla Curia, convocata questa mattina nella Sala Clementina del Vaticano, per portare i suoi auguri ai cardinali e proporre una riflessione in vista del Natale: in particolare, ha invitato tutti i membri della Chiesa ad effettuare un’obiezione di coscienza nei confronti delle chiacchiere, che “possono danneggiare la qualità delle persone, del lavoro e dell’ambiente”.
La qualità richiesta ai cardinali, oltre alla professionalità e al servizio, è la capacità di celebrare con il proprio lavoro “la santità della vita. Sappiamo bene che questa è la più importante nella gerarchia dei valori. In effetti, è alla base anche della qualità del lavoro, del servizio. Santità significa vita immersa nello Spirito, apertura del cuore a Dio, preghiera costante, umiltà profonda, carità fraterna nei rapporti con i colleghi. Significa anche apostolato, servizio pastorale discreto, fedele, portato avanti con zelo a contatto diretto con il Popolo di Dio. Questo è indispensabile per un sacerdote. Santità nella Curia significa anche obiezione di coscienza alle chiacchiere! Noi giustamente insistiamo molto sul valore dell’obiezione di coscienza, ma forse dobbiamo esercitarla anche per difenderci da una legge non scritta dei nostri ambienti che purtroppo è quella delle chiacchiere.”
Un pensiero è stato rivolto anche ai cardinali che a fine anno andranno in pensione: “Sappiamo bene che come sacerdoti e vescovi non si va mai in pensione, ma dall’ufficio sì, ed è giusto, anche per dedicarsi di più alla preghiera e alla cura delle anime, incominciando dalla propria!”.
Redazione