
Da settimane ormai si susseguono sondaggi e indagini sulla situazione economica in Italia che grava pesantemente sul clima natalizio e sul fascino delle festività all’insegna della famiglia.
Ed è proprio il risparmio delle famiglie che come hanno evidenziato i dati Istat e delle associazioni dei consumatori che hanno risentito maggiormente della crisi provocando un calo drastico nei consumi anche alimentari.
A questo scenario, si aggiunge la conferma di Federalberghi che in base ai dati rende noto che solo 12 milioni di italiani partiranno in viaggio quest’anno durante le festività natalizie: un numero che registra il -3% rispetto al 2012.
Gli altri 48 milioni di italiani invece resteranno a casa e tra questi, 32 milioni non lo faranno per motivi economici.
“È un dato su tutti quello che spaventa: oltre un italiano su due si dichiara in ‘povertà turisticà non potendosi permettere nemmeno una notte fuori casa durante le imminenti festività”, ha osservato il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca sottolineando che il dato “evidenzia come il settore si trovi a patire la grave situazione economica nella quale si dibattono ancora le famiglie italiane ed ormai sempre più le imprese ricettive. A questo punto è indispensabile che Governo e Parlamento decidano una strategia comune per far rivedere la luce ad uno dei settori maggiormente trainanti l’economia nazionale e confidiamo che, subito dopo la pausa natalizia, veda la luce il decreto valore turismo per iniziare a dare risposte concrete alle imprese ed al mercato”.
“Tra le misure che chiediamo con forza, ci sono sicuramente quelle di sostegno all’innovazione, alla riqualificazione ed alla promozione, nonchè di contrasto all’abusivismo ed alla concorrenza sleale, vera piaga che sta inquinando il mercato, invaso da migliaia di camere vendute da soggetti che non applicano i contratti di lavoro, non pagano le tasse, non rispettano le leggi. In ultimo un errore da non commettere: la proposta di estendere a tutti i Comuni d’Italia l’imposta di soggiorno, che è stata approvata nei giorni scorsi da una Commissione parlamentare. Si tratta di un esempio lampante di misura anti-turistica. L’Italia deve superare questa visione miope, che si ricorda del turismo solo al momento di spremere le imprese”, afferma Bocca.
Redazione