Pendolari, Legambiente: tempi di percorrenza linee ferroviarie in Romagna come nel 1938

Un treno italiano

In occasione della campagna “Pendolaria” dedicata ai pendolari della Penisola, Legambiente ha presentato un rapproto nel quale confronta gli sviluppi delle linee ferroviarie italiane sottolineando in una nota che sulle linee ferroviarie della Romagna i tempi di percorrenza, nel 2013, sono più o meno gli stessi del 1938.

“75 anni fa il direttissimo 449 Bologna-Rimini collegava le due città in un’ora e 19 minuti, con fermate intermedie a Faenza, Forlì e Cesena, alla velocità media di circa 100km/h; oggi un moderno Intercity che faccia le stesse fermate impiega solamente 10 minuti in meno” scrive l’associazione che denuncia che i tempi di percorrenza, risultano “simili anche tra i diretti e gli accelerati di allora e i moderni regionali: oggi però i pendolari si lamentano spesso dei ritardi, chissà se allora i treni arrivavano davvero in orario come si racconta”.

“Se comunque sulla direttrice Bologna-Rimini, già negli anni ’30 era possibile raggiungere velocità medie considerevoli, la situazione al giorno d’oggi è critica soprattutto per le linee considerate minori, con soppressioni e riduzioni dei servizi che disincentivano ulteriormente l’utilizzo del trasporto pubblico, come dimostrano i risultati del censimento dei servizi presenti in 46 stazioni ferroviarie dal Ravennate alla Bassa Bolognese”, afferma Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna.

Dall’indagine risulta anche “emblematico il caso della linea Lavezzola-Lugo-Faenza, su cui il servizio è ridotto al lumicino, spesso realizzato con autobus al posto dei treni, che impiegano il doppio del tempo, alla poco edificante velocità media di 30km/h”.

“I nostri amministratori chiedono a gran voce la realizzazione di nuove infrastrutture stradali come la Orte Mestre, dal costo presunto di 10 miliardi di euro, eppure, con i soli 100 milioni previsti per il ‘People Mover’ di Bologna si potrebbe garantire la disponibilità di un treno ogni ora su tutta la rete ferroviaria della Provincia di Ravenna per i prossimi dieci anni, creando quindi una connessione rapida e agevole tra i vari comuni e nei collegamenti con Rimini, Firenze, Bologna e Ferrara”, sottolinea Rambelli.

Redazione