Palermo, Papa Francesco invia un aiuto economico a vittima dell’usura

Papa Francesco (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

La moglie di un artigiano di Palermo, vittima di usura e con un figlio gravemente malato, nelle scorse settimane, dopo aver provato, senza successo, a rivolgersi a diverse istituzioni per chiedere un sostegno per la propria famiglia, aveva scritto a Papa Francesco, “una lettera come tante, come quelle scritte al sindaco di Palermo e al presidente della Regione, che non mi hanno mai risposto”.

Stavolta però, l’aiuto arriva, sotto forma di un assegno da mille euro, accompagnato da una missiva firmata da monsignor Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità. Bennardo Raimondi, questo il nome dell’artigiano, ha spiegato al portale Livesicilia.it che negli anni “lo Stato mi ha dato un piccolo aiuto in base alla legge sulle vittime di usura, la Caritas mi ha pagato qualche bolletta, ma la mia situazione è molto difficile e oggi mi sono ridotto a elemosinare”.

Ma il destino a volte è beffardo, per cui a mettere i bastoni tra le ruote alla famiglia Raimondi ci ha pensato la burocrazia, che non ha permesso loro di riscuotere l’assegno in nessun ufficio postale o banca, spiegando loro che l’unico modo per ottenere quanto dovuto era quello di aprire un conto corrente ovvero di recarsi a Roma, dove l’assegno è stato emesso. La soluzione è stata trovata nelle scorse ore e l’Elemosineria Vaticana emetterà un vaglia postale.

Ha detto commosso l’artigiano: “La burocrazia si è messa di mezzo ma il gesto del Santo padre ha commosso me e mia moglie. Abbiamo pianto quando abbiamo ricevuto la sua lettera. Ha risposto al nostro appello la persona più solidale, in grado di capire la disperazione della povera gente. Era una cosa impensabile, ma è accaduta”.

Redazione online