
Il caso dell’espulsione di Anna Shalabayeva e di sua figlia dall’Italia, avvenuta nel maggio di quest’anno, ha costituito una delle principali scosse alle quali sono stati sottoposti il governo Letta e il Ministero degli Interni nel corso degli ultimi mesi. A pochi giorni dalla fine dell’anno è arrivata dal Kazakistan la notizia dell’elargizione, da parte delle autorità locali, di un permesso per la donna affinché sia libera di lasciare il paese.
A comunicare la concessione del permesso su cauzione da parte del Ministero degli Esteri kazako è stata l’agenzia di stampa russa Rapsi. La donna, assieme alla figlia Alua potranno quindi lasciare la capitale Astana per la prima volta da quando vi furono trasportate dopo essere state di fatto prelevate dalla loro abitazione laziale nella notte tra il 28 e il 29 maggio 2013.
Redazione online