
Venezia, una delle città simbolo della cultura italiana, accoglie i migranti e dedica per Natale un albero ai desideri di coloro che sono giunti nel nostro paese carichi di speranze e aspettative per una vita migliore. Nel piazzale di Campo San Geremia è stato allestito, per volontà del Comune del capoluogo di Regione veneto e del gruppo Benetton, un abete sul quale è stata data la possibilità ai migranti di appendere bigliettini decorativi.
In molti chiedono un lavoro, altri si auspicano l’assegnazione di un permesso di soggiorno e c’è chi chiede strumenti tecnologici per poter comunicare con la propria famiglia distante. Sono questi i desideri appesi, in tutti i sensi, di rifugiati politici e migranti economici che in questo Natale si trovano su territorio italiano e che, quest’anno come non mai, sentono la propria voce salire agli onori delle cronache dopo la strage dello scorso ottobre a Lampedusa.
Intanto, presso il Cie di Ponte Galeria a Roma, prosegue la protesta dei migranti contro le condizioni di detenzione all’interno dei centri di identificazione e di espulsione presenti in Italia. Dopo che nelle ultime ore la mobilitazione ha subito un picco con l’atto estremo di alcuni internati che hanno deciso di cucirsi, letteralmente, la bocca in segno di dissenso, ora gli stessi migranti annunciano che la loro volontà di giustizia non si ferma e e fanno sapere di essere disposti a cucirsi anche gli occhi perché le loro rivendicazioni siano ascoltate dalle istituzioni.
Redazione online