
Il ministro del lavoro Enrico Giovannini è tornato oggi a commentare il piano avanzato nei giorni scorsi da Matteo Renzi rispetto alla necessità di rinnovare il mercato del lavoro, spiegando: “Noi abbiamo incentivato la trasformazione di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. Il contratto unico non può essere la sola strada ma può essere un aiuto. Comunque non c’è uno strumento che può valere per tutte le imprese”.
Giovannini ha ancora affermato: “Abbiamo già convocato sindacati e imprese per discuetere la riforma degli ammortizzatori sociali e sempre nel primo mese faremo la proposta per una legge delega di semplificazione normativa per le assunzioni. Chiamerò e discuterò con i responsabili lavoro dei vari partiti”. E rivolto ai giovani: “Occorre che accettino tutte le esperienze di lavoro, forse la prima esperienza non sarà al livello di quanto studiato ma bisogna accettare anche i lavori manuali, come l’artigianato”.
Commentando poi, in una intervista a Prima di Tutto su Rai Radio1, l’approvazione della legge di stabilità, il ministro ha sottolineato: “E’ evidente che questo Governo per la prima volta dopo molti anni sta abbattendo il costo del lavoro. Vorrei anche ricordare che per le imprese nella Legge di Stabilità c’è la riduzione del costo del lavoro particolarmente orientata a quelle imprese che non hanno incidenti sul lavoro”.
Ieri Giovannini, in un’intervista a ‘Repubblica’, aveva spiegato: “Promuovo Renzi per aver riportato il tema del lavoro al centro del dibattito politico, ma anche il governo Letta si sta muovendo nella stessa direzione. Ritengo che le proposte ricevute dal Pd siano in continuità con le iniziative che l’esecutivo ha messo in campo in questi mesi”. Poi rispetto al piano sul lavoro messo in piedi dal governo nei mesi scorsi, aveva ricordato: “A giugno il pacchetto lavoro che avevamo presentato al Parlamento era stato accolto da oltre 500 emendamenti, provenienti da ogni parte e in molti casi inconciliabili fra loro, ma adesso mi sembra che ci sia la volontà di affrontare seriamente la questione”.
Redazione online