Snowden al Washington Post: “Missione compiuta”

Manifestazione contro Datagate (Sean Gallup/Getty Images)

La talpa del Datagate, Edward Snowden, è stato intervistato oggi dal Washington Post e ai microfoni del giornalista Barton Gellman ha fatto il bilancio di questo travagliato anno trascorso sull’onda della notorietà e dopo la denuncia del sistema di spionaggio messo in campo dalle autorità americane per mezzo dell’Nsa.

“Per me, in termini di soddisfazione personale, la missione è già compiuta”, questa la frase più significativa pronunciata da Snowden al cospetto di Gellman. Continuando nella chiacchierata con il cronista del Washingtont Post, la prima svoltasi in termini di intervista ufficiale dopo l’asilo politico ottenuto per parte delle autorità russe, il giovane ex dipendente della National Security Agency ha detto: “Io non volevo cambiare la società, ma volevo dare la possibilità alla società di decidere se cambiare se stessa”.

In termini provocatori Snowden ha detto che nel suo attuale impegno di denuncia sta portando avanti un lavoro costante per la Nsa ed ha fatto sapere di non aver, a suo avviso, tradito alcun giuramento nei confronti dell’agenzia che l’aveva assunto. “Io non sto cercando di demolire la Nsa, io sto lavorando per migliorarla” e “Sto ancora oggi lavorando per la Nsa. Loro sono gli unici che non se ne sono accorti”.

Tempestiva è stata la risposta delle istituzioni americane, le quali hanno fatto sapere che nessuna grazia verrà per il momento concessa a Snowden. Ieri Barack Obama aveva attaccato il giovane, affermando che quanto da lui fatto ha danneggiato “il modo in cui raccogliamo intelligence”.

 

Redazione online