
Dopo il natale anche il capodanno sarà all’insegna delle spese low cost: è quanto emerge da un’indagine promossa dalla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) secondo la quale oltre tre italiani su quattro festeggeranno la notte di San Silvestro a casa affrontando una spesa media tra i 20 e i 24 euro a persona per un totale di 1,3 miliardi di euro.
In base alle stime della Cia, gli italiani come sempre prediligeranno prodotti della cucina tradizionale made in Italy: cotechino e zampone, lenticchie e spumante.
Dall’indagine si registra un crollo del 9% dei viaggi e vacanze anche nella filiera degli agriturismi: infatti, tra il 31 dicembre e l’epifania si attendono circa 300 mila ospiti nei 20.474 agriturismi italiani.
Solo il 20% degli italiani opta per ristoranti, trattorie o agriturismi dove sono previsti menu tradizionali e anti-spreco.
Secondo i dati di Turismo verde gli agritursimi resistono alla crisi “solo grazie ai prezzi molto competitivi, con la possibilità di pacchetti famiglia e offerte last minute”. Ma si tratterà comunque di vacanze brevi, con soggiorni di 1-2 notti per una tipologia di turismo prettamente regionale.
La stima incontra anche i dati della Coldiretti che in una ricerca sottolinea che quasi sette italiani su dieci (il 68%) passeranno il capodanno a casa: il 28% organizzerà una cena nella propria abitazione e il 40% è stato invitato da amici o parenti.
Circa 38 milioni di persone continueranno a celebrare il capodanno a casa o presso amici e parenti. A non celebrare la notte di San Silvestro saranno, invece, quasi 3,8 milioni di connazionali: oltre 2,8 milioni (il 6%) perché privi della necessaria disponibilità economica; quasi 1 milione (il 2%) sarà invece impegnato sul lavoro. Un dato che, secondo Confesercenti, non stupisce, visto che il 46% degli intervistati ammette di non riuscire ad arrivare alla fine del mese con il proprio reddito: al 32% basta fino alla terza settimana, mentre il 14% si ferma addirittura alla seconda.
Redazione