
L’operazione coordinata dagli uomini del servizio centrale operativo e dalle squadre mobili della Polizia di Napoli e Caserta, ha portato all’arresto, nella notte, di Angelo Marino, 41 anni, ritenuto reggente dell’omonimo clan camorristico.
La cattura del boss, latitante da luglio di quest’anno, rappresenta un importante traguardo, dal momento che il personaggio era inserito nella lista dei 100 fuggitivi più pericolosi.
L’uomo, al momento dell’irruzione della Polizia, si trovava in una villa monofamiliare insieme all’attuale compagna e a cinque dei sette figli; lì avrebbe a breve festeggiato l’arrivo del 2014 in condizioni di vita decisamente agiate per un ricercato. Queste gli venivano garantite dall’aiuto di figure conniventi e complici, non meglio specificate e sulle quali sono in corso ulteriori indagini, che gli avrebbero anche fornito una carta d’identità falsa.
Le accuse per le quali è stato effettuato l’arresto, avvenuto nella notte e senza che Angelo Marino opponesse resistenza, vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso al duplice omicidio, e sono state formulate dal Tribunale di Napoli con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Redazione