La Lav scende in piazza in difesa delle limitazioni alla vivisezione

Campagna contro Vivisezione, Lav (screen shot sito web lav)

L’associazione animalista Lega Anti Vivisezione (Lav) ha promosso una manifestazione a Roma davanti al palazzo del Quirinale per far rispettare l’articolo 13 della Legge 96-2013 nel quale sono contenute delle limitazioni alla vivisezione e incentivi alla ricerca efficace e trasparente.

La Lav chiede al Capo dello Stato di intervenire sul governo che il prossimo 14 gennaio dovrò emanare il nuovo decreto legislativo sulla vivisezione: “Dieci dei 13 punti stabiliti nell’articolo 13 sono stati stravolti dai ministri Lorenzin e Moavero nello schema di decreto del governo: ciò è inaccettabile non solo dal punto di vista etico e tecnico-scientifico, visto che l’articolo 13 restringe la vivisezione nel nostro Paese, ma anche da quello costituzionale. La stessa Commissione Affari Costituzionali al Senato ha approvato nei giorni scorsi un importante parere secondo il quale lo Schema di decreto, così com’è, presenta profili di incostituzionalità per dieci dei tredici punti, in violazione dell’articolo 76 della Costituzione”, scrive in una nota la Lav sottolineando che “l’articolo 13, come abbiamo sempre sostenuto, è tanto importante che in questi giorni si è scatenata una campagna che ha utilizzato una giovane studentessa per sostenere una controriforma di questo articolo di legge, offuscando l’opinione dei cittadini che vengono, subdolamente, indotti a credere che la vivisezione sia un male necessario. Caterina è stata usata come una cavia da chi sa fare solo l’obsoleta, inutile e dannosa sperimentazione sugli animali (che non evita la sperimentazione su noi esseri umani) piuttosto che innovarsi con i metodi sostitutivi come nei Paesi più avanzati e avere realmente a cuore il destino dei malati”. .

“L’Italia rischia di rimanere esclusa dai finanziamenti comunitari del nuovo programma quadro per la ricerca Horizon 2020 annunciato poche settimane fa che per l’assegnazione di più di 70 miliardi di euro, da priorità assoluta ai test senza utilizzo di animali”, conclude la Lav.

Redazione