Attentati di Volgograd: sale il numero delle vittime

Stazione di Volgograd (getty images)

E’ salito, purtroppo. il bilancio delle vittime degli attentati che in appena 24 ore hanno colpito la città russa di Volgograd, nel sud della Russia. Le agenzie di stampa segnalano 34 morti. Il primo attentato è avvenuto domenica mattina alla stazione centrale della città russa, dove una donna kamikaze, Oksana Aslanova, originaria del Daghestan, si è fatta saltare in aria, uccidendo 18 persone. Ieri mattina il secondo attentato, sempre ad opera di un kamikaze, su un filobus che percorreva le vie centrali della città. le vittime in questo caso, inizialmente 14, sono salite a 16. Secondo le forze dell’ordine russe i due attentati hanno una matrice molto simile ad altri che li hanno preceduti. Sempre a Volgograd, lo scorso 21 ottobre, un’altra donna kamikaze si fece saltare in aria su un autobus diretto a Mosca che trasportava studenti. In quell’occasione morirono sei persone. Tutti gli attentati sarebbero di matrice islamica.

In base agli ultimi accertamenti, tuttavia, si fa strada l’ipotesi che a provocare l’attentato di domenica non sia stata una donna, ma un uomo, Pavel Pecionkin, un paramedico di 30 anni che sarebbe entrato in stazione con uno zaino carico di tritolo.

In seguito agli attenti il presidente Vladimir Putin ha ordinato un rafforzamento della sicurezza in tutta la Russia. La sola città di Volgograd è presidiata da 5.200 agenti.

La città di Volgograd è la ex Stalingrado e si trova nella Russia europea, lungo le rive del fiume Volga, da cui prende il nome.

Dal 7 al 23 febbraio prossimi si terranno in Russia, a Soci, nel Caucaso, le Olimpiadi Invernali. Una preoccupazione in più per Putin e qualche apprensione anche per la comunità internazionale.

Redazione