La Tunisia stabilisce l’uguaglianza costituzionale tra uomo e donna

Donne Tunisia (FETHI BELAID/AFP/Getty Images)

E’ una svolta significativa quella che si è avuta nelle ultime ore in Tunisia sull’inserimento nella Costituzione di una clausola che sancisce i pari diritti e doveri tra uomini e donne. L’indicazione sulla non discriminazione e sulla parità sostanziale di fronte alla legge è stata stabilita dall’Assemblea nazionale che ha votato ieri con 159 voti a favore su 169 e dovrebbe essere inclusa nella nuova Carta Costituzionale tunisina, la quale dovrebbe essere approvata entro il prossimo 14 gennaio.

Oltre a questo articolo – il quale all’interno della Costituzione sarà riconosciuto come articolo 40 – si attende che il Parlamento locale confermi anche l’articolo 43, quello che prevede pari opportunità tra uomini e donne.

Solamente qualche mese fa la Tunisia – stato conosciuto per essere uno dei più avanzati, in nord Africa, sul tema dell’uguaglianza di genere – era salita agli onori delle cronache per la proposta del partito governativo islamista Ennahda di istituire il principio di complementareità della donna all’uomo, piuttosto che quello di uguaglianza. Numerose anche le polemiche innescate dall’attività di Amina Sboui di Femen che è stata perseguita da un punto di vista legale per essersi fotografata a seno nudo.

Non è convinta, tuttavia, della completa riuscita delle lotte femministe in Tunisia, Giuliana Sgrena, la quale preferisce attendere l’approvazione dell’articolo 45 per cantare vittoria. Ha scritto Sgrena su Il Manifesto: “Una vit-to-ria per ora incom-pleta. Molte ong hanno cri-ti-cato l’assenza nella Costi-tu-zione di uno spe-ci-fico arti-colo che vieti l’approvazioni di leggi discri-mi-na-to-rie in base al sesso, all’etnia o alla reli-gione. E poi manca ancora il via libera all’articolo 45 che riguarda i diritti delle donne e soprat-tutto la que-stione delle pari oppor-tu-nità tra uomo e donna. Dif-fi-cile imma-gi-nare, per esem-pio, che possa essere eli-mi-nata la dispa-rità tra uomo e donna sulla que-stione dell’eredità, nono-stante que-sta sia una riven-di-ca-zione delle donne tuni-sine per garan-tire la parità di genere. Ma l’eredità è un tabù in tutti i paesi musulmani”.

 

Redazione online