L’Aquila, il governo Letta a Cialente: “Ci ripensi”. Ma il sindaco: “Confermo le dimissioni”

Cialente con la fascia da sindaco (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi ha rilasciato nella serata di ieri alcune dichiarazioni sul sito del governo, chiedendo al sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, un ripensamento. Questa la breve nota di Patroni Griffi: “Prendiamo atto con rammarico delle dimissioni del sindaco Cialente che invitiamo a tornare sulle sue decisioni. In ogni caso il governo proseguirà il suo impegno per L’Aquila, i suoi cittadini e per la ricostruzione del dopo terremoto”.

Intervistato da SkyTg24, Cialente ha però respinto l’appello del governo: “Confermo le dimissioni, sono stato lasciato solo e non ho nessun ripensamento. La ricostruzione a L’Aquila è completamente ferma. Io me ne vado perché qualsiasi cosa io possa dire sull’inchiesta può essere minimizzata. Se io non vado via, non si capisce cosa è successo, sono stato vittima di un attacco mediatico”. Il sindaco ha poi auspicato che il centrosinistra chieda le dimissioni del ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia, delegato dal Governo a gestire la ricostruzione dell’Aquila.

Il ministro, in un’intervista ai quotidiani del gruppo Caltagirone, aveva spiegato: “Dal 2009 a oggi sono stati spesi 12 miliardi di euro. Se siano stati spesi bene o no, io non lo posso dire. Non c’ero. La magistratura è intervenuta più volte per verificare presunte illegalità, questo lo so. E so anche dell’attenzione che è stata riservata al rischio di infiltrazioni mafiose nello smaltimento delle macerie e nelle subforniture”.

Annunciando ieri le proprie dimissioni, il sindaco Cialente aveva sostenuto: “Sono delegittimato, stanco, arrabbiato. Vivo un attacco frontale dei mezzi di informazione. Per questo mi dimetto. Ormai, dopo questi attacchi non sono più credibile e posso più rappresentare questa città nelle richieste di fondi per la ricostruzione”.

Redazione online