Vivisezione, Lav e alcune senatrici: “Ad agosto approvata legge incostituzionale”

Campagna choc antivivisezione (CONTROLUCE/AFP/Getty Images)

In una lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e firmata dalle senatrici Silvana Amati, Monica Cirinnà e Manuela Granaiola (Pd), Loredana De Petris (Sel) e Manuela Repetti (Fi), si legge: “Rileviamo, in violazione dell’ articolo 76 della Costituzione, un palese profilo di incostituzionalità per il mancato rispetto dei principi e dei criteri direttivi sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, criteri peraltro approvati dal Parlamento con la legge del 6 agosto scorso”.

Il riferimento è alla legge licenziata dal Senato il 6 agosto scorso, che – spiegano le senatrici – “recepiva la direttiva adottata dal Parlamento Europeo nel 2010, orienta la ricerca sugli animali all’impiego di metodi alternativi. Il principio del benessere degli animali costituisce un principio generale del diritto comunitario al quale non bisognerebbe mai venire meno. Nonostante un impegno fattivo del Parlamento riteniamo che lo schema di decreto legislativo contenga la violazione parziale o totale di almeno dieci criteri direttivi stabiliti dall’articolo 13 della Legge delega sopra richiamata. Tale nostro convincimento è avallato, peraltro, dal parere contrario espresso dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica”.

Le senatrici chiedono dunque di incontrare il Capo dello Stato “nell’imminenza dell’entrata in vigore di norme, a nostro parere palesemente incostituzionali, che troveranno un’opinione pubblica già fortemente sensibilizzata dai recenti dibattiti attorno alle garanzie dei diritti”. Riguardo la legge si è espressa oggi anche il ministro Beatrice Lorenzin: “Purtroppo la sperimentazione sugli animali è ancora indispensabile anche se ovviamente vogliamo dimostrare a tutti che viene effettuata solo quando necessaria e con rispetto per gli animali”. Per la titolare del dicastero della Salute, “il nostro sforzo deve essere, parimenti, finalizzato a garantire un più alto livello di tutela degli animali utilizzati a scopi scientifici”.

Per il presidente della Lega Anti Vivisezione (Lav), Gianluca Felicetti, le dichiarazioni della Lorenzin hanno come “naturale e pratica conseguenza la riscrittura dello Schema di Decreto legislativo attualmente alle Camere, che invece non rispetta i criteri dettati dall’articolo 13 della Legge di delegazione europea, come già certificato dalla commissione Affari costituzionali del Senato”. Ha aggiunto il leader antivivisezione: “I minimi ma significativi cambiamenti che il Governo deve rispettare, pena la condanna per anticostituzionalità, sono proprio in sintonia con alcuni dei principi espressi oggi dall’onorevole Lorenzin, che ora deve dimostrare coerenza”.

Redazione online