Bce: la disoccupazione rimane elevata nella zona euro, ripresa lenta nel 2014-2015

Mario Draghi (Getty Images)

Nonostante il mercato del lavoro si stia stabilizzando, “la disoccupazione nell’area dell’euro rimane elevata”, comunica la Banca Centrale Europea nel bollettino di gennaio. Il mercato del lavoro, infatti, sta “rispondendo come di consueto in ritardo ai miglioramenti dell’attività economica”, che secondo l’istituto di Francoforte sono ormai in atto, nonostante la lentezza della ripresa. “Guardando al 2014-15 – si legge nel bollettino – è attesa una ripresa della produzione a passo lento, in particolare grazie ad alcuni miglioramenti nella domanda interna, sostenuta dalla politica monetaria accomodante”.

Il tasso di disoccupazione nella zona euro si è attestato al 12,1% a novembre 2013, mantenendosi stabile per otto mesi consecutivi, spiega la Bce. La disoccupazione in Italia ha raggiunto a novembre il 12,7%, come ha comunicato l’Istat alcuni giorni fa, dunque più alta della media dell’Eurozona. Secondo la Banca Centrale Europea, nonostante l’aumento di ben 4,8 punti percentuali rispetto al dato di marzo 2008, il tasso di disoccupazione dei Paesi dell’euro è in via di miglioramento su base tendenziale dall’estate del 2012.

Riguardo all’inflazione, nel bollettino di gennaio la Bce scrive che “l’analisi economica indica la possibilità di un prolungato periodo di bassa inflazione nell’economia dell’area dell’euro, seguito poi da un graduale andamento al rialzo verso livelli inferiori ma prossimi al 2%”. Eventuali rischi futuri sull’andamento dei prezzi, spiega la Bce, “sono tuttora ritenuti sostanzialmente bilanciati nel medio periodo; quelli al rialzo sono connessi a rincari delle materie prime, nonché a incrementi superiori alle attese dei prezzi amministrati e delle imposte indirette, mentre quelli al ribasso derivano da un’attività economica più debole del previsto”.

Invece “i rischi collegati all’outlook economico per l’eurozona continuano ad essere al ribasso”, si legge sempre nel bollettino della Bce, che tuttavia avverte che “gli sviluppi nelle condizioni dei mercati finanziari e monetari globali e le relative incertezze hanno il potenziale per influire negativamente sulle condizioni economiche”.

Redazione