
Oggi il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, dovrebbe incontrare il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nella sede del Pd al Nazareno, a Roma. Stando a quanto previsto dal programma annunciato dal segretario. I due parleranno soprattutto della legge elettorale. Berlusconi “lo vedo domani pomeriggio alle 16, alla sede del partito“, ha confermato ieri sera Matteo Renzi intervenendo alla trasmissione de La7 “Le Invasioni Barbariche”. Un incontro per certi versi “storico”, proprio perché organizzato in una sede insolita e non neutrale, come appunto la sede di un partito, in cui il leader del centrodestra non ha mai messo piede finora.
Una scelta che a molti esponenti del Pd non va proprio giù, tanto che i Bersaniani hanno già avvisato Renzi. Il deputato Alfredo D’Attore, che già aveva criticato il segretario del Pd, ha incalzato: “Penso di poter parlare anche a nome di molti colleghi. Se domani (oogi, ndr) si chiude il patto Berlusconi-Renzi sulla legge elettorale, un patto che esclude tutti gli altri, la maggioranza finisce domani (oggi, ndr)”. Fortemente critico anche Matteo Colaninno, che, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, ha affermato: “Un accordo preferenziale tra Pd e Berlusconi ad excludendum pone gravissimi rischi alla stabilità del governo Letta e quindi del Paese“.
Matteo Renzi però non si lascia intimidire e va dritto per la sua strada. Il segretario del Pd e sindaco di Firenze del resto era stato chiaro: “Le regole si scrivono tutti insieme, se possibile. Farle a colpi di maggioranza è uno stile che abbiamo sempre contestato”. Così come non è sua intenzione rallentare sulla strada delle riforme: “Legge elettorale seria, via Senato e province, cambiare le regioni. Mi hanno votato per questo. Molti cercano di frenare. Ma io non mollo“, ha scritto ieri su twitter.
“Le regole si fanno insieme – ha ripetuto ieri Renzi -, stringenti, chiare per evitare poi di fare i governi insieme. Questa legislatura ha segnato il fallimento della riforma costituzionale, dell’elezione del presidente della Repubblica, l’arrivo delle larghe intese poi diventate medie e ora striminzite…”, ha sottolineato. “Siccome gli italiani non mangiano pane ed elezioni, facciamo le cose concrete. Ora facciamo una legge chiara e chi vince vince e governa cinque anni“, ha affermato il segretario del Pd, che alle critiche mossegli da alcuni esponenti del suo stesso partito ha risposto: “E’ il solito giro di persone come D’Attorre che non si ricordano che un mese fa i cittadini mi hanno chiesto di fare velocemente e lui non dovrebbe mettere i bastoni tra le ruote”.
Riguardo all’incontro di oggi con Berlusconi, Renzi ha detto alle Invasioni Barbariche: “Per Forza Italia ci sarà Berlusconi e Letta zio (Gianni Letta, zio di Enrico, ndr), con me ci sarà Guerini (portavoce della segreteria del Pd, ndr)”.
Redazione