Preti ridotti allo stato laicale per molestie sui minori, la Santa Sede smentisce le agenzie di stampa

Padre Federico Lombardi (Franco Origlia/Getty Images)

E’ guerra di cifre tra la Sala Stampa Vaticana e l’Associated Press, dopo che quest’ultima ha pubblicato oggi – sul proprio sito – la notizia secondo la quale nel biennio 2011-2012 Papa Benedetto XVI avrebbe riportato allo stato laicale circa 400 preti accusati di molestie a bambini. Secondo l’Ap, ci sarebbe stato un aumento esponenziale rispetto ai dati del biennio precedente, in cui i casi segnalati sarebbero stati 170.

I dati, spiega l’agenzia di stampa, sarebbero stati elaborati dalla Santa Sede, impegnata a Ginevra davanti a una commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, che sta valutando l’applicazione della Convenzione per i diritti del fanciullo da parte del Vaticano. Fonti interne all’Onu, intanto, hanno smentito di aver mai ricevuto il documento così come pubblicato dall’agenzia di stampa.

Da parte sua, la Santa Sede, attraverso il portavoce della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, dà una lettura diversa del dato, pubblicato – come confermato dal prelato – nel volume ‘Attività della Santa Sede 2012’, specificatamente nella parte inerente all’Ufficio disciplinare della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Ha spiegato padre Lombardi: “Nel volume si parla delle 612 nuove pratiche aperte nel 2012, provenienti da tutto il mondo, riguardanti, tra l’altro 418 casi di abusi di minori. Tali pratiche si riferiscono ordinariamente a casi avvenuti in anni precedenti. Inoltre i dati citati non si riferiscono all’esito della discussione dei casi, quindi non si tratta qui del numero delle dimissioni di sacerdoti”.

Redazione online