
Non sono delle più rosee le aspettative del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sull’uscita dalla crisi per l’economia italiana. “Segnali di inversione di tendenza ci sono – ha detto -, ma sono debolissimi. L’economia reale sta soffrendo”. Così il presidente di Confindustria ha commentato i dati diffusi ieri dalla Banca d’Italia sul Pil per il biennio 2014-2015. Una ripresa economica molto modesta che, come ha reso noto Bankitalia, non avrà effetti sulla disoccupazione, destinata a crescere ancora, nonostante i livelli attuali già drammatici. “Noi come centro studi di Confindustria avevamo previsto un +0,6/0,7% del Pil nel 2014”, ha aggiunto Squinzi, precisando che il dato della Banca d’Italia “non è una sorpresa”.
Il presidente di Confindustria vorrebbe che il governo facesse di più. “Noi chiediamo stabilità e capacità di governare“, ha ribadito, esprimendo delusione per “quello che è uscito dalla legge di stabilità, perché a fronte di alcune nostre visioni non c’è stato un recepimento da parte del Governo. Aspettiamo di vedere nei prossimi mesi“, ha concluso. “Che si debba mettere mano ad una riforma istituzionale in Italia è fuori discussione”, ha sottolineato Squinzi.
Redazione