
Manca poco alla sentenza definitiva della Corte d’Appello nell’ambito del processo sulla morte a Perugia della studentessa britannica Meredith Kercher. Il verdetto dei giudici dovrebbe arrivare entro il prossimo 30 gennaio e intanto, oggi a Firenze, si è svolta l’ultima delle ultime udienze per mezzo delle quali si dovrà decidere per la condanna o per l’assoluzione dei due imputati Raffaele Sollecito e Amanda Knox.
In mattinata si è svolta l’arringa del secondo avvocato di Sollecito, Luca Maori. Queste alcune delle parole del legale: “«In questa lunga vicenda giudiziaria ogni fatto saliente è stato interpretato via via dai giudici in maniera diversa ma non c’è nulla di dimostrato. Tutto ciò dimostra la fallacia di tutto il quadro accusatorio e dovrebbe portare voi giudici a una sentenza di assoluzione. Rudy non è un povero disgraziato. E’ stato adottato da bambino da una famiglia di industriali perugini, e pur avendo tutte le possibilità economiche ha scelto di seguire ha scelto di vivere di espedienti. E quella sera non ha fatto nulla per salvare la vita di Meredith ancora agonizzante”.
Nel corso del pomeriggio interverrà per replicare il procuratore generale Alessandro Crini, il quale aveva chiesto una condanna pari a 26 anni per il ragazzo e detenzione per 30 anni a carico della giovane america Knox.
Redazione online