Cassazione conferma ergastolo per Giovanni Riina, figlio di Totò

Corte di Cassazione, Roma (Giorgio Cosulich/Getty Images)

 

 

La Cassazione ha respinto la richiesta avanzata dall’avvocato di Giovanni Riina(figlio del boss mafioso Totò), Antonio Managò, che aveva chiesto di inviare alla Consulta gli atti del processo al suo assistito per commutare l’ergastolo in 30 anni di carcere.

Giovanni Riina si trova in prigione per alcuni omicidi di mafia, ed ha deciso di richiedere la riduzione della pena dopo che la Consulta stessa ha emanato molte sentenze simili per i detenuti in particolari circostanze: coloro che nel 2001 avevano richiesto l’applicazione del rito abbreviato grazie alla  legge Carotti. A fine 2001 la norma è stata abrogata, avendo creato molte polemiche per i suoi effetti, ma la Corte di Strasburgo ha poi ritenuto che la cancellazione della Carotti rappresentasse una violazione nel diritto di difesa per quanti avessero fatto richiesta di rito abbreviato.

Dal 10 gennaio scorso, perciò, la Cassazione, allineandosi con la Consulta, sta annullando numerosi ergastoli per i detenuti che ne hanno diritto. Nel caso di Giovanni Riina, tuttavia, la riduzione non è stata concessa probabilmente perché al momento dell’abrogazione della legge Carotti il figlio del boss aveva ritirato la propria richiesta di rito abbreviato.

 

Redazione