
E’ in continuo cambiamento la demografia italiana e i fenomeni di immigrazione ed emigrazione incidono in maniera significativa su questo mutamento. Se a partire dagli anni Novanta si è assistito ad un incremento significativo della migrazione verso la penisola e l’Italia è passata ad essere paese di immigrati dopo essere stata, per oltre un secolo, nazione caratterizzata da intensi processi di emigrazione all’estero, sembra che ora la tendenza si stia nuovamente invertendo. Complice la crisi economica, il Bel paese pare stia tornando alla sua vocazione originaria secondo un sondaggio pubblicato nelle scorse ore da Istat intitolato Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente.
Nel 2012, anno al quale si riferiscono i numeri dell’Istituto statistico, sarebbe diminuito del 9,1% il numero di immigrati presenti sul territorio nazionale, mentre è in crescita l’emigrazione verso l’estero sia di soggetti precedentemente migrati in Italia alla ricerca di una vita migliore in paesi in cui meno rilevante è l’impatto della recessione (+17,9 nel 2012 rispetto ai dati 2011), che di italiani i quali decidono di lasciare i luoghi d’origine per cercare fortuna e dignità lavorativa (+35,8% rispetto all’anno precedente).
Cala, inoltre, la percentuale degli italiani che scelgono di rientrare dopo un’esperienza all’estero. Secondo Istat 29.000 sarebbero i connazionali che nel 2012 hanno deciso di tornare, ben 2 mila in meno se si considerano i numeri del 2011.
Redazione online