Tunisia, adottata nuova Costituzione: una delle più liberali del mondo arabo

Presidente Moncef-Marzouki e Mehdi-Jomaa (Getty images)

E’ stata definita una “tappa storica” dal Segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon evidenziando che la Tunisia offre “un modello per gli altri popoli che aspirano alle riforme”.

In Tunisia è stata adottata ieri la nuova Costituzione dall’Assemblea costituente nazionale con 200 voti favorevoli, 12 contrari e 4 astensioni.
Come riporta Euronews, in aula è stato intonato l’inno nazionale e sono state inalzate le bandiere della Tunisia.
Sul testo che era stato discusso dal 3 fino al 23 gennaio si erano opposte le opposizioni agli islamici del partito Ennahda, la maggioranza all’assemblea.
“Il popolo ha vinto una rivoluzione pacifica che illumina il mondo. Siamo riusciti ad evitare una guerra civile ma abbiamo ottenuto il consenso” ha commentato Rached Ghannouchi, Presidente di Ennahda.

Infatti, tra i punti più discussi, vi era quello che sulla parità dei diritti uomini-donne. Il nuovo testo non prevede l’Islam come fonte di legislazione (come ad esempio la Sharia) ma lo sancisce come religione nazionale nonostante sia scritto nero su bianco che la Tunisia è uno “Stato libero, indipendente e sovrano” e che è garantita la libertà di religione e di coscienza e vieta di accusare qualcuno di apostasia.
Come riporta it.ibtimes.com la nuova Costituzione prevede la libertà di espressione, stampa, associazione e sciopero e sceglie come ordinamento dello Stato una duplice governance: il premier risponde al Parlamento, mentre il presidente è eletto con suffragio universale.

Con l’approvazione della costituzione è stato anche dato l’incarico di Primo Ministro all’ex responsabile dell’Industria Medhi Jomaa che ha incontrato il Presidente Moncef Marzouki e ha annunciato la formazione di un esecutivo di tecnici che dovrà organizzare legislative e presidenziali entro fine anno.

“La storia ricorderà con orgoglio questo giorno”, ha subito dichiarato il presidente dell’Assemblea, Mustafa Ben Jaafar precisando che “in questa Costituzione, si ritrovano tutti i tunisini e le tunisine, questa Costituzione preserva le nostre conquiste e pone le basi per uno stato democratico”.

Redazione