Il vulcano Sinabung, situato a nord di Sumatra, in Indonesia, ha ripreso violentemente la sua attività.
Secondo quanto si apprende dai media almeno 14 persone, tra cui alcuni studenti, un giornalista, un insegnante e tre uomini che erano già stati in terapia intensiva per ustioni, sono rimaste vittime dell’eruzione del vulcano che come riferisce l’agenzia per la gestione dei disastri è ancora in corso con ceneri roventi che colano lungo la collina.
I quattro alunni di un liceo erano in gita per vedere il vulcano e sono state trovati morti nel villaggio di Sukameriah, poco distante dal cratere.
Come riporta l’Agi, Il vulcano aveva ridotto la sua attività da metà gennaio, ma l’ultima eruzione è stata così violenta che ha rilasciato lapilli e ceneri che hanno raggiunto i 2mila metri d’altitudine mentre le campagne circostanti sono state ricoperte di una coltre grigia.
Il vulcano Sinabung che è uno dei 129 vulcani attivi in Indonesia, è rimasto inattivo per 400 anni, riprendendo l’attività nel 2010 e in maniera più intensa nel settembre 2013 provocando lo sfollamento di almento 30 mila persone.
Redazione
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