Olimpiadi Sochi: Letta conferma partecipazione. Reagisce l’associazionismo LGBT

Enrico Letta e Vladimir Putin a Trieste (Getty images)
Enrico Letta e Vladimir Putin a Trieste (Getty images)

Il premier italiano Enrico Letta sarà a Sochi per l’inaugurazione dei Giochi Olimpici invernali. A riferirlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, il quale ha comunicato oggi le autorità che presenzieranno alla controversa cerimonia organizzata in seno alla Russia delle leggi repressive nei confronti degli omosessuali e di chi esprime dissenso verso il governo.

L’invito ad Enrico Letta era stato fatto direttamente da Vladimir Putin durante il vertice svoltosi a Trieste lo scorso anno. In quella sede il presidente del Consiglio aveva risposto in maniera diplomatica facendo sapere che avrebbe fatto il possibile per esserci.

Sebbene in una nota di Palazzo Chigi Letta abbia confermato dicendo “A Sochi ribadirò la contrarietà dell’Italia a qualunque normativa discriminatoria nei confronti dei gay, nello sport e fuori dallo sport”, le dichiarazioni di Peskov sono state seguite da numerose polemiche. A parlare sono stati, in particolare, i portavoce dell’associazionismo LGBT italiano. “Letta non vada a Sochi e incontri invece il giovane gay russo che ha fatto richiesta di asilo nel nostro Paese”, ha affermato Marrazzo di Gay Center; più forte il commento di Equality Italia che ha detto tramite lo speaker Mancuso: “Il nostro Paese, si renderà silenziosamente complice di un evento organizzato puramente per fare da vetrina al potere liberticida, xenofobo e omofobo del presidente russo”.

A declinare l’invito di Putin sono stati in molti tra i capi di stato dei paesi occidentali. In particolare non si recheranno a Sochi Barack Obama, Angela Merkel, David Cameron e Francois Hollande.

 

Redazione online