Giorno del Ricordo. Cerimonia a Palazzo Madama

giorno_del_ricordo Oggi è la giornata commemorativa delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, il “Giorno del ricordo”, istituito per legge (n.92) nel 2004. In tutta Italia si tengono celebrazioni, incontri, mostre e convegni per ricordare la tragedia che colpì gli italiani che vivevano sull’altra sponda dell’Adriatico, in Istria e Dalmazia, quella che oggi è chiamata ex Jugoslavia e che comprende il territorio della Croazia e di parte della Slovenia. Alla fine della Seconda guerra mondiale gli italiani che abitavano in quelle regioni furono costretti ad un penoso esodo, mentre molti di loro furono uccisi e gettati nelle foibe (grandi e profonde fosse tipiche del Carso).

Numerosi i commenti delle istituzioni. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha detto: “Ciascun Paese ha il dovere di coltivare le proprie memorie, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo. L’istituzione del ‘Giorno del Ricordo’ vuole essere un modo per affrontare in maniera condivisa le cause e la responsabilità di quanto è accaduto e per superare tutte le barriere di odio, diversità e discriminazione. L’Italia non può e non vuole dimenticare”. Grasso ha parlato dell’esodo giuliano-dalmata nel corso di un cerimonia svoltasi a Palazzo Madama. Alla cerimonia hanno preso parte diverse cariche istituzionali: Enrico Letta, Laura Boldrini, Giorgio Napolitano.

La giornata si è aperta oggi con la tradizionale commemorazione presso la Foiba di Basovizza, una delle cavità del territorio carsico ricordate durante questa ricorrenza come luogo di morte e di umiliazione.

 

Redazione online