Come rendere la casa a prova di ladro: 9 modi per farlo

 

Molte persone vivono nel terrore che la propria abitazione possa essere svaligiata dai ladri.
Un timore non del tutto infondato, almeno stando alle statistiche degli ultimi anni che attestano una crescita esponenziale della micro-criminalità, soprattutto nelle grandi città. L’istituto Transcrime ha recentemente reso noto che In Italia, nel 2012, è stato svaligiato un appartamento al minuto, per un totale di quasi 240 mila furti nei 12 mesi. Siamo al +114% rispetto al 2004 quando, nello stesso periodo, i furti generici sono aumentati “appena” del 4%.
Questa sensazione può essere messa a tacere una volta per tutte facendo una serie di interventi. E una ristrutturazione può essere l’occasione giusta per attuarli tutti senza rimandare.
Gli investimenti da sostenere sono contenuti, anche perché non c’è bisogno di creare un bunker. Serve solo la giusta dose di sicurezza in più. Ecco come agire per rendere la casa un luogo a prova di topo d’appartamento. 

Il concetto di fondo: il tempo

Tenete presente che per rendere la vita impossibile ai ladri bisogna agire sul fattore tempo. Nessuna abitazione è assolutamente impenetrabile ma se complicate loro le cose facendo in modo di prolungare più possibile il tempo che devono impiegare per manomettere porte e infissi, riuscirete a scoraggiarli o, nella peggiore delle ipotesi, li terrete impegnati più a lungo. Così facendo, è molto più facile che qualcuno (compreso voi) si accorga del loro tentativo e avverta le forze dell’ordine.

Serrature

Anche la porta più sicura può essere aperta senza difficoltà se la serratura non è a prova di ladro. Particolarmente a rischio le vecchie serrature con chiavi a doppia mappa: anche se la chiave è di maggiori dimensioni, non è garanzia di sicurezza. I ladri sono infatti spesso muniti di un “grimaldello bulgaro” che, infilato nella serratura, permette di ricostruire la forma della chiave originale e quindi di aprire la porta con relativa facilità, quasi senza scasso. Ma anche in assenza di quello strumento, le maggiori dimensioni della fessura di inserimento della chiave facilita comunque l’utilizzo degli strumenti di scasso più banali. Infine, le chiavi a doppia mappa sono facilmente duplicabili. Se la vostra porta ha più di una serratura fate affidamento sulla seconda più che sulla doppia mappa. Se invece avete solo la doppia mappa, meglio sostituirla con una serratura più difficile da scassinare, per esempio quella con cilindro sagomato europeo e defender esterno. 

Infissi

Se i topi non entrano dalla porta, passano dalla finestra. Per questo motivo bisogna puntare su infissi antieffrazione che abbiano queste caratteristiche: nottolini lungo il perimetro della finestra che colleghino le ante al telaio;vetri antisfondamento in grado di resistere a effrazioni, lanci di oggetti, urti violenti, colpi di martello e spranghe di ferro e, spendendo un po’ di più, colpi di arma da fuoco; maniglie che si possono bloccare con serrature a chiave oppure con pulsanti di sicurezza; placche di sicurezza in acciaio capaci di fermare i tentativi di perforazione.

Persiane, tapparelle e inferriate

Oltre agli infissi, anche tapparelle e persiane possono essere strumenti che proteggono la casa. Scegliendo per esempio degli avvolgibili in acciaio, la finestra diventa ancora di più a prova di scasso perché queste tapparelle “inox” resistono molto meglio ai tentativi di torsione. Per le persiane si devono applicare alcuni accorgimenti simili a quelli da seguire per le porte: rostri, serrature con più punti di chiusura e cerniere antisfilamento. In aggiunta, se abitate in una casa a piano terra o ai primi piani dell’edificio, applicate delleinferriate in ferro davanti alla finestra: in commercio ce ne sono anche a scomparsa.

Impianti elettrici anti-intrusione

Dato che i ladri potrebbero riuscire a penetrare lo stesso in casa, è opportuno installare degli impianti elettrici anti-intrusione. Due i tipi più frequenti: perimetrale, che attiva l’allarme se vengono attaccate porte e finestre;volumetrico, ovvero un rilevatore di presenza che percepisce le variazioni di temperatura e i movimenti non previsti all’interno della casa. Quest’ultima soluzione richiede il collegamento a una centrale di sorveglianza ed eventualmente al telefono cellulare del proprietario. Stesso discorso vale per il sistema più costoso: le telecamere.

Domotica

Grazie alle innovazioni tecnologiche, la domotica può essere integrata con i sistemi di allarme. Pertanto, in un’unica centralina si può proteggere il perimetro esterno dell’abitazione (se avete giardini, terrazzi e così via), quello interno (finestre, porte) e quello volumetrico (rilevatori di presenza e telecamere).

Assicurazione

Una copertura “ex post” per la vostra abitazione può essere ovviamente un’assicurazione. Esistono polizze che con poche centinaia di euro coprono anche dal furto. Molto spesso, se si prova l’installazione di sistemi di allarme e di altri meccanismi di tutela, ci può essere un importante sconto sul premio da pagare alla compagnia assicurativa.

Controllare periodicamente la sicurezza della propria casa 

E’ sempre meglio tener presente che anche la tecnologia più sicura attualmente sul mercato, tra qualche anno potrebbe non essere più tale. Serrature di 20 anni fa, ormai studiate approfonditamente dai ladri di tutto il mondo, sono facilmente attaccabili. Quindi è sempre bene considerare che più tecnologia è comune e più alto è il rischio che bande di ladri si specializzino sul suo scasso. Meglio quindi stare sempre al passo, seguendo i siti delle Forze dell’Ordine e valutare periodicamente un check-up da parte di un esperto di sicurezza fidato.

Porte

Il punto da cui più spesso si introducono i ladri sono proprio le porte di ingresso. Perciò, bisogna partire da qui. Come fare: scegliete una porta blindata con battente, telaio e controtelaio in acciaio. Lungo il profilo della porta mettete cerniere antistrappo e rostri che impediscano ai ladri di scardinarla. In più, un’ulteriore protezione è il muro a cui è ancorata la porta. Più è spesso, maggiore sarà lo sforzo necessario per manomettere la porta.
Oltre alla porta in sé è opportuno agire suisistemi di chiusura puntando sull’elettronica. Esistono sistemi che utilizzano lettori di impronte o card a microchip o codici e così via. Alcuni meccanismi sono programmabili in base agli utilizzatori, alle fasce orarie e ai giorni della settimana. Fate attenzione anche allacertificazione delle porte con sistemi di sicurezza: la classe va da 1 a 4. Più alto è il numero, maggiore è la difficoltà di scassinare la porta.

Fonte : yahoo.it