John Elkann prova a rimediare: il mio era un incoraggiamento

John Elkann (Getty Images)
John Elkann (Getty Images)

 

 

 

“Il lavoro c’è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo. Se guardo a molte iniziative che ci sono, non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunità perché da un lato non c’è una situazione di bisogno oppure non c’è l’ambizione a fare certe cose”. Queste sono state le parole di John Elkann nel corso di un incontro con i giovani sul lavoro, venerdì scorso a Sondrio.

Da allora il presidente della Fiat è stato sommerso di critiche, più che legittime: Diego della Valle, imprenditore rivale, se n’è uscito con un pacato quel “Jaki è un imbecille”, mentre Chiamparino, candidato a governatore del Piemonte, lo ha invitato a “stare attento” nel dare certi giudizi.

Oggi, sul sito della Fondazione Agnelli Elkann  prova a difendersi per quanto detto venerdì scorso, sostenendo di essere stato frainteso: “Sono rammaricato  che un messaggio nato per essere di incoraggiamento alla fine sia stato interpretato come un segnale di mancanza di fiducia nei giovani. Il tema dei giovani e del lavoro, di cui si è discusso la settimana scorsa nel corso di un incontro con gli studenti di Sondrio è troppo importante per farne occasione di polemiche demagogiche o strumentalizzazioni”.

“Non credo e non ho mai detto che il problema della disoccupazione, quella dei giovani in particolare, non esista né che tutto dipenda dalla mancanza di determinazione di chi cerca lavoro” – continua nella nota – “ho posto l’accento su cosa è possibile, anzi si deve fare, proprio ora che la debolezza dell’attuale quadro economico, soprattutto in Italia, rende tutto più difficile”. Citando alcuni dati Istat sull’istruzione, Elkann vuole sfatare il luogo comune che si sta diffondendo della sua inutilità per trovare un’occupazione: “Dati alla mano, le ricerche più attendibili in questo campo dicono il contrario: in media, secondo recenti rilevazioni ISTAT, chi ha un diploma di scuola superiore ha maggiori probabilità di trovare lavoro rispetto a chi si è fermato alla licenza media. E chi ha una laurea, ha ancora maggiore probabilità di trovare lavoro rispetto a un diplomato e nell’arco della vita migliori prospettive di carriera e di retribuzione”.

Infine, Elkann conclude la nota con un messaggio alle nuove generazioni: “C’è un’idea che mi preme condividere oggi con chi è giovane: chi sa essere ambizioso, investe su se stesso e sulla propria istruzione, ha l’atteggiamento giusto. Il senso della mia risposta nel dialogo con gli studenti (venerdì a Sondrio, ndr) è tutto: qui mai rinunciare, ma avere la forza di credere in se stessi ed essere determinati”.

 

Redazione