Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5s) intervenuto nel programma “La telefonata di Belpietro” su Canale5 è tornato all’attacco contro il presidente incaricato del Pd Matteo Renzi sottolineando come “finora i renziani in Parlamento ci sono costati 10 miliardi di euro votando provvedimenti-porcate”.
Inoltre Di Maio ha commentato l’incontro di ieri con Renzi nell’ambito delle consultazioni evidenziando che “abbiamo detto a Matteo Renzi quello che pensavamo senza fronzoli e ipocrisie. La verità è che il presidente del Consiglio incaricato è un burattino nelle mani di lobby finanziarie come quella di De Benedetti”.
“Quanto avvenuto ieri – ha aggunto – è stato solo espressione di sincerità. Abbiamo detto quello che pensavamo. Negli ultimi 10 mesi ho avuto modo di vedere questi politici al lavoro e dico che non ci si può fidare”.
“Abbiamo tenuto una linea di coerenza. Potevamo prendere in giro gli italiani o farci giudicare per i contenuti di quella discussione. Ieri Renzi era caricato a slogan e basta . Credo che ci debba essere dato atto che non solo stiamo facendo opposizione ma stiamo anche portando a casa risultati”.
“Renzi nella sua vita non ha mai fatto quello che ha promesso ai cittadini”, ha poi ribadito Di Maio in linea con quanto ha detto ieri Beppe Grillo a Renzi senza lasciare a quest’ultimo un margine di discussione. Tanto che lo stesso Renzi all’apparenza “esasperato” dalla retorica di Grillo ha detto “esci da questo slogan e da questo streaming”.
Al termine del suo intervento Di Maio ha espresso quelle che sono le posizioni del Movimento Cinque Stelle su futuro governo che Renzi vorrebbe far durare per un’intera legislatura fino al 2018: “Renzi è un politico vecchio stile, è da quando è presidente della provincia di Firenze che
dice una cosa e ne fa un’altra. Di questi politici non c’è da fidarsi. Facciamo la legge elettorale e poi andiamo a votare. Questo accanimento terapeutico di voler fare a tutti i costi il governo porta solo disastri”, ha detto Di Maio.
Redazione
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