
Il rapper salernitano di 19 anni, Rocco Hunt, ha vinto la sezione Nuove proposte della 64 esima edizione di Sanremo. In finale con Zibba, The Niro e Diodato, il cantante campano ha trionfato grazie alla canzone “Nu juorno buono”, ricca di riferimenti all’attualità e alla sua terra.
“Questo posto non deve morire, la mia gente non deve partire, il mio accento si deve sentire siamo la terra del sole non dei fuochi” recita la canzone di Rocco Hunt nella sua parte più significativa. Commosso fino alle lacrime, il vincitore della categoria giovani ha celebrato il suo successo con una coinvolgente esibizione in mezzo alla platea dell’Ariston.
A Zibba è invece andato il premio della critica “Mia Martini” e quello della sala stampa radio-tv-web intitolato a Lucio Dalla. Renzo Rubino, della categoria dei big è stato insignito del premio come miglior arrangiamento per il suo brano “Per sempre e poi basta”, che però non si era qualificato per la finale dei Campioni.
Sono arrivate grandi emozioni, che hanno contribuito a migliorare i dati di audience della quarta serata, dalle esibizioni dei 14 campioni in gara: ciascuno, in compagnia di colleghi cantanti o musicisti, si è esibito in una canzone celebre della storia della musica italiana. Il super ospite italiano della serata è stato Gino Paoli, che ha conquistato la standing ovation del pubblico grazie ai brani presentati: prima “Ritornerai” di Bruno Lauzi, “Vedrai, vedrai” di Luigi Tenco, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, la sua “Il cielo in una stanza” ed infine “Bocca di rosa” di De Andrè. Paolo Nutini, cantante scozzese super ospite internazionale, ha invece omaggiato Lucio Dalla cantando “Caruso”.
Sul palco dell’Ariston come ospite anche l’attore Luca Zingaretti, che ha interpretato il Commissario Montalbano nelle fortunate produzioni Rai ed ha voluto ricordare Peppino Impastato, giovane siciliano vittima della mafia negli anni ’70: ” Era un attivista, la mafia lo ha ucciso quando aveva 30 anni perché aveva tradito le regole della sottomissione, a lui è dedicato il film di Marco Tullio Giordana ‘I cento passi’: di lui restano memoria, pensieri, emozioni, resta il suo nome pronunciato con affetto” ha detto l’attore citando alcune frasi di Impastato:”Se non si insegna la bellezza alla gente ci si abitua agli orrendi palazzi e ci si dimentica di com’erano prima quei luoghi. E’ per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza, perché non si abitui alla rassegnazione, ma resti il desiderio della curiosità e della bellezza”.
Ritorno alla leggerezza con Enrico Brignano, che vestito di tutto punto con frac, gilet, papillon e gardenia all’occhiello, ha cantato Lulù in ricordo del comico romano Aldo Fabrizi.
La quarta serata ha segnato un lieve aumento negli ascolti, anche se non si è invertito il trend negativo registrato durante tutta questa edizione 2014: 37,97% di share (8 milioni 188 mila spettatori) la media ponderata, ottenuta dal 36,97% (9 milioni 432 mila) della prima parte e il 43,96% (4 milioni 915 mila) della seconda. Guadagnati circa un paio di punti percentuali negli ascolti rispetto a ieri sera, ma rimangono lontani i risultati dell’anno scorso quando si registravano in media 3 milioni e mezzo di spettatori in più, corrispondenti a circa 10 punti percentuali.
Stasera si terrà la finale, con la proclamazione del vincitore della 64esima edizione. La votazione finale sarà la risultante di un giudizio misto: saranno la Giuria di qualità, presieduta da Paolo Virzì, e il televoto del pubblico a determinare il vincitore, dopo che in gara saranno rimasti solo i primi tre classificati.
Tornerà sul palco dell’Ariston questa sera Ligabue, esibitosi anche martedì, mentre Crozza, Terence Hill e la popstar francese Stromae chiuderanno il parterre degli ospiti per questa edizione.
Redazione