Il “Circo de los horrores”: quando il divertimento fa paura

1653370_719454164753442_1559869706_n

Dopo la tournée in tutta Spagna, America Latina e Miami, con più di 1.500.000 spettatori, arriva in Italia lo spettacolo più innovativo degli ultimi anni: il “Circo de los horrores“. Uno show che ha sorpreso pubblico e critica grazie a una perfetta unione tra cinema, teatro, circo e cabaret.

Dal 28 febbraio ed unicamente per 6 settimane, il “Circo de los horrores” arriverà a Roma e sarà la sua prima tappa italiana.

Ecco dove nasce l’idea

Il “Circo de los horrores” è stato creato guardando indietro nel tempo, nel passato, come dimostrano la tematica, la messa in scena e il copione dello show. Uno spettacolo che associa cinema, teatro, circo e cabaret. Teatro perché racconta una storia drammatica; circo perché usa la tecnica circense e le acrobazie per narrare le varie vicende; cabaret per la sensualità di alcune performance e per l’interazione con il pubblico e infine cinema perché rivisita i vecchi film dell’orrore.

Di fatto, l’ispirazione proviene dai film in bianco e nero di stampo horror.
L’ambiente è paragonabile a un set cinematografico: gli spettatori si troveranno davanti la nebbia più che una normale pista da un circo e noteranno subito un antico cimitero gotico. Una premessa niente male… che ne pensate?

Andando avanti con lo spettacolo, gli spettatori non potranno non fare a meno di accorgersi di alcune citazioni cinematografiche, come ad esempio Nosferatu, il protagonista principale e il filo conduttore della storia, La mummia, i FreaksLa danza dei vampiri di Roman Polansky, L’esorcista, ecc. Dunque, un’infinità di sguardi e accenni verso il cinema in bianco e nero e ad altri film più contemporanei che tramite l’immediatezza e la sorpresa visiva suggeriscono al pubblico il terrore. Il flusso di adrenalina è continuo attraverso lo spavento, l’impressione è la più crudele delle paure, il tutto sempre condito da una buona dose di umorismo che calma gli animi quando il clima spaventoso diventa più forte. Lo spettacolo è realizzato con gusto e sensibilità ed è sempre concentrato sull’intrattenimento dello spettatore.

Anche la musica ha il suo compito speciale. Ci sono un’infinità di melodie, dallo stampo classico che trasportano nell’oltretomba, a colonne sonore da brivido, come quelle di Mike Oldfield o di Damian.

E voi siete pronti a sfidare il terrore?

Per maggiori informazioni, potete cliccare qui.

Silvia Casini