Renzi a Treviso, prima visita da premier con contestazioni

Matteo Renzi (Franco Origlia/Getty Images)
Matteo Renzi (Franco Origlia/Getty Images)

Il neo presidente del Consiglio Matteo Renzi è oggi in visita a Treviso, come aveva promesso. All’indomani del voto definitivo di fiducia al suo governo della Camera dei Deputati, il premier si è messo subito al lavoro per incontrare cittadini e amministratori. Nel capoluogo veneto, il presidente del Consiglio ha fatto visita prima agli studenti della scuola media Coletti e poi agli amministratori locali.

“Treviso. Che bello incontrare gli studenti! Sentivo la mancanza. Investire sulla scuola è il modo per uscire dalla crisi #lavoltabuona”, ha scritto Renzi su twitter. Il premier ha invitato gli studenti e gli insegnanti a scrivergli all’indirizzo di posta elettronica matteo@governo.it. “Se c’è qualcosa che non va – ha detto Renzi – poi me lo segnalate alla casella matteo@governo.it. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa“, ha promesso.

La sua visita è stata accolta da una ressa di giornalisti, ma anche dalle contestazioni di alcuni militanti di Forza Nuova, che hanno esposto uno striscione con la scritta: “Dopo Monti e Letta, Ecco Renzi la terza marionetta“.

Nella sua visita, Renzi è accompagnato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, dal Ministro del Lavoro Giancarlo Poletti, dal sindaco di Treviso Giovanni Manildo e dal prefetto Maria Augusta Marrosu. Dopo studenti e insegnanti, il premier ha incontrato un centinaio di sindaci veneti, al museo di Santa Caterina, nel centro della città. Ad accoglierlo c’era anche  il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha detto che valuterà “il governo dai fatti”. Renzi ha visto anche imprenditori e sindacati, è invece saltato l’incontro con una delegazione di operai della Electrolux. Mentre passeggiava per il centro storico, Renzi ha dovuto subire le contestazioni di alcuni esponenti dei Forconi e degli indipendentisti veneti che gli hanno gridato: “Buffone, buffone, nessuno ti ha eletto, vattene. Renzi dove vai scappi?”. C’è stato anche un lancio di arance, che però non hanno colpito il premier.

Durante la conferenza stampa, Renzi ha parlato ancora di scuola ed edilizia scolastica. Ad una domanda sul cuneo fiscale ha risposto che sono al vaglio diverse proposte per ridurlo di ben 10 miliardi. “Se noi riduciamo l’Irap, che vale oltre 30 miliardi, di una decina di miliardi le aziende hanno subito una riduzione di un terzo”, ha speigato il premier, aggiungendo: “Viceversa se segniamo la strada della riduzione fiscale di 10 miliardi sull’Irpef è evidente che i lavoratori si trovano in tasca solo qualche ventina di euro. Non abbiamo ancora deciso quale delle due strade”. “Noi abbiamo annunciato l’intenzione di ridurre di almeno 10 miliardi il cuneo fiscale . ha spiegato -. Come lo riduci? È modulabile“. Quindi Renzi ha annunciato che recupererà l’incontro con i lavoratori della Electrolux la settimana prossima a Roma. Sulle contestazioni ricevute oggi a Treviso il Presidente del Consiglio ha detto: “È normale, e noi non facciamo passerelle o tagli di nastri parliamo con il Paese reale”.

Nel pomeriggio il premier ripartirà per la Capitale dove è in programma il Consiglio dei Ministri e la nomina dei viceministri e dei sottosegretari.

Redazione