Scacco alla Scu, operazione contro il racket dei balneari nel Salento

Agenti del Ros dei Carabinieri (Foto: MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)
Agenti del Ros dei Carabinieri (Foto: MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)

Due operazioni in pochi giorni hanno sgominato, nel Salento, delle bande dedite ad attività criminose di vario genere, compreso il racket delle estorsioni nei confronti degli stabilimenti balneari, sia sulla costa adriatica, che su quella ionica. Oggi in 43 sono risultati indagati nell’operazione ‘Network’, messa a segno, in maniera congiunta, dai carabinieri dei Ros e dalla Questura di Lecce, seguendo due filoni di indagine paralleli e poi accorpati, uno denominato “Alta marea” e l’altro “Terra d’Acaia”.

Lo scorso 18 febbraio, invece, la squadra mobile di Lecce e il commissariato di Taurisano avevano arrestato una quindicina di persone, accusate di praticare estorsioni nel tratto di costa tra Ugento e Santa Maria di Leuca. Una cinquantina di indagati in appena una settimana, che risultano sotto inchiesta a vario titolo per associazione con modalità mafiose, finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, calunnia, favoreggiamento personale, rapina, estorsione, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio, illecita concorrenza con minaccia e violenza, porto e detenzione illegale di armi.

Nel descrivere i risultati dell’operazione odierna, il procuratore capo della Dda di Lecce, Cataldo Motta, ha voluto evidenziare come in queste indagini “le vittime delle estorsioni non solo non hanno collaborato ma, in alcuni casi, hanno addirittura negato di avere subito richieste di pizzo, al punto che alcuni episodi di cui abbiamo cognizione non siamo neppure riusciti a contestarli”. Secondo Motta, “la reticenza un problema di cultura mafiosa che dobbiamo a tutti i costi combattere. Le sentenze e i processi hanno finalità pedagogiche ma il contrasto al fenomeno mafioso passa anche attraverso la prevenzione, ovvero attraverso un atteggiamento non omertoso dei cittadini”.

 

Giuseppe Gabriele Mastroleo