Crisi Crimea, ipotesi referendum autonomista il 25 maggio

Proteste davanti al Parlamento della Crimea (Vasiliy BATANOV/AFP/Getty Images)
Proteste davanti al Parlamento della Crimea (Vasiliy BATANOV/AFP/Getty Images)

Il presidente del parlamento della Crimea, Vladimir Konstantinov, ha fatto sapere poco fa di essere intenzionato a convocare per il prossimo 25 maggio, lo stesso giorno in cui in Ucraina si svolgeranno le elezioni presidenziali dopo la caduta e la fuga del presidente Victor Yanukovic, per chiedere maggiore autonomia da Kiev. La Crimea è già una repubblica autonoma russofona dell’Ucraina, ma nelle scorse ore la situazione nella regione è diventata tesa.

A chiedere di indirre il referendum, alcuni deputati che sono entrati in Parlamento, dopo l’occupazione di questa mattina da parte di alcuni uomini armati. Sottolineano i deputati del Parlamento locale: “L’unica strada per uscire dalla crisi in cui si trova la regione è quella del principio del governo diretto delle persone. Solo attraverso un referendum fra tutti gli abitanti della Crimea sulla questione dell’estensione dell’autonomia e dei poteri la gente di Crimea potrà, senza pressioni e diktat esterni, esprimersi sulla sua futura autonomia”.

Secondo i dati diffusi oggi da una tv russa, oltre la metà degli abitanti della repubblica di Crimea sono di etnia russa, un quarto sono ucraini, mentre la minoranza tatara è di appena il 12,3%. La Crimea conserva una propria autonomia dal 1921, quando fu istituita la Repubblica autonoma Socialista Sovietica di Crimea ed è stato teatro, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, di battaglie di un certo rilievo.

Redazione online