
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha parlato del nuovo Premier Matteo Renzi. Il leader degli industriali rilasciato delle dichiarazioni durante la conferenza per l’avvio del Micam, la fiera delle calzature.”Mi sembra che Renzi abbia la potenza nel motore, auguriamoci che sia capace di scaricarla per terra’”.
Parole anche per la nuova squadra che compone il governo Renzi. “Alcuni ministri sono di ottimo livello, altri o non hanno esperienze specifiche di gestione amministrativa o politica, oppure sono io che non li conosco. Aspettiamo alcuni mesi per vedere come operano”.
Squinzi pensa che Renzi sia comunque riuscito a capire le emergenze su cui operare: “È necessario un intervento forte sul cuneo fiscale nel lavoro. Mi sembra che Matteo Renzi condivida questa impostazione: mi auguro interventi incisivi in tempi rapidi” ha aggiunto, interpellato su un giudizio sulle priorità indicate dal premier. “L’emergenza lavoro è quella numero uno di cui si deve occupare questo governo – ha detto il presidente di Confindustria – da lì può venire occupazione: più lavoro per le nostre imprese per far ripartire i consumi interni”.
A proposito della Tasi, invece, Squinzi appare scettico di fronte alle ipotesi circolate: “Ho visto i numeri oggi, sembra un’altra botta. Pare ancora una volta che si voglia aumentare il carico fiscale e recuperare risorse invece di ridurre i costi”. Per il presidente di Confindustria si dovrebbe puntare maggiormente sulla “Spending review che Cottarelli ha avviato, spero che sia portata fino in fondo”.
Tanti i treni trattati, tra questi anche l’Irap. Se si partisse con un taglio dell’Irap rispetto all’Irpef “ci sarebbe un impatto più forte nell’immediato sulla competitività delle imprese e sul costo del lavoro”. Ancora sull’Irap, Squinzi ha ricordato che su 40 paesi in cui è presente e 32 in cui produce ha un carico fiscale medio del 34%. “In Italia da 10 anni non riusciamo mai a scendere sotto il 50% – ha detto – ed è una situazione anomala”.
Carico fiscale?: “Penso che prioritario sia il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione – ha risposto – Matteo Renzi sembra aver centrato il problema dicendo nella dichiarazione programmatica che è una priorità. Ha detto che i 71 miliardi di debiti della pubblica amministrazione si possono pagare, per me si devono pagare – ha detto Squinzi – i consumi interni in calo derivano anche dalla crisi di liquidità delle imprese che si riverbera anche sulle famiglie italiane”.
Redazione online