Ucraina: la Cina invita i paesi occidentali alla moderazione e non nasconde la sua simpatia per la Russia

Wang Yi, ministro degli esteri cinese (Getty images)
Wang Yi, ministro degli esteri cinese (Getty images)

Il ministro degli esteri cinese Wang Yi nell’ambito di una conferenza stampa promossa a Pechino si è espresso sulla questione dell’Ucraina invitando i paesi occidentali “a dar prova di calma e moderazione” in modo da impedire che “la situazione si aggravi”.

La Cina che fino ad oggi si opponeva ad ogni intervento straniero in un paese terzo in questo caso come sottolinea l’Ansa, non nasconde la sua simpatia per la Russia che il ministro dice “attaccata dall’Occidente”.
Wang Yi ha definito “increscioso che la situazione in Ucraina sia arrivata al momento attuale ma tutto questo non è avvenuto in modo accidentale” precisando che questa crisi s’innerisce in un contesto storico “complesso” e ribadendo le posizioni espresse dalla Cina al Consiglio permanente di Sicurezza dell’Onu contraria all’uso delle sanzioni contro la Russia come arma di ricatto.
Il ministro degli esteri ha poi ricordato che la Cina sta attraversando “il miglior periodo della storia” dei rapporti diplomatici tra i due Paesi.

Le posizioni ribadite dalla Cina giungono proprio il giorno in cui il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa con il suo omologo del Tagikistan ha annunciato che la la Russia è disponibile ad un dialogo “onesto, da pari a pari” con altri paesi sull’Ucraina: “Siamo aperti a un dialogo onesto, equo, obiettivo con i nostri partner stranieri per trovare tutti una via per aiutare l’Ucraina ad uscire dalla crisi”, ha detto Lavrov che ha poi rimarcato come “l’attuale governo ucraino non è indipendente; con nostro grande rincrescimento, dipende dai nazionalisti radicali che hanno preso il potere con un attacco armato”.

Sul fronte delle relazioni geopolitiche asiatiche, Wang ha sostenuto che in merito alla disputa per le isole Senkaku/Diaoyu, nel mar della Cina orientale, controllate dal Giappone, ma rivendicate da Pechino, la Cina “difenderà energicamente la propria sovranità” e non ritiene che esista “alcun margine di compromesso”.

Tra Cina e Giappone si delinea uno scontro silenzioso anche nelle posizione espresse nei riguardi dell’Ucraina: ifnatti, si apprende da Euronews che a seguito di un colloquio telefonico avvenuto ieri tra il presidente Barack Obama e il premier giapponese Shinzo Abe, il Giappone ha confermato contrariamente alla Cina di essere pronto a far adottare eventuali sanzioni contro la Russia.

Il ministro degli esteri cinese ha poi parlato del programma nucleare della Corea del Nord, sottolineando che la Cina “non permetterà mai una guerra o una forte instabilità nella penisola coreana” e ha lamentato la “mancanza di fiducia” che esiste tra Pyongyang e Washington.

Redazione

LEGGI ANCHE:
Crimea, Lavrov invita gli Usa a non intraprendere passi “frettolosi”