Ucraina: premier Yatseniuk incontra Obama alla Casa Bianca. Barroso ribadisce “illegittimità referendum”

Arseniy Yatseniuk (Getty images)
Arseniy Yatseniuk (Getty images)

Il primo ministro ad interim ucraino Arsenij Yatseniuk incontra oggi il presidente americano Barack Obama alla Casa Bianca che vuole rimarcare il suo sostegno alla causa ucraina e ribadire la aleggitimità del nuovo governo.
All’incontro dovrebbe partecipare anche il vicepresidente Joe Biden mentre il segretario di Stato John Kerry, invece, incontrerà Yatseniuk in sede separata.
Domani Yatseniuk invece interverrà ad un vertice del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul tema della questione Ucraina e della Regione Autonoma della Crimea.

Una serie d’incontri diplomatici che si svolgono non solo a ridosso del tanto discusso referendum previsto il 16 marzo e con il quale i cittadini della Regione Autonoma della Crimea sono chiamati a votare per l’adesione o non della Crimea alla Russia ma anche all’indomani dell’intervento del presidente deposto ucraino Viktor Yanukovich che ieri da Rostov in Russia, in una conferenza stampa ha ribadito l’incostituzionalità del governo provvisorio in Ucraina, sostendeno di essere ancora il presidente leggittimo del paese

USA-UCRAINA– Intanto, il Congresso americano ha votato due documenti con il quale condanna il governo russo definendo “una violazione della sovranità” l’intervento in Ucraina e chiedendo sanzioni economiche contro funzionari russi e nei confronti delle banche pubbliche.
Il Congresso ha anche dato il via libera agli aiuti economici per Kiev ma già al Senato si prevede una dura battaglia in quanto vi sono alcuni elementi inseriti nel provvedimento non condivisi dai repubblicani in maggioranza alla Camera.

Infatti, si prevede che i democratici in maggioranza al Senato, come riporta Repubblica.it, intendono ampliare la proposta per rafforzare la possibilità di applicare sanzioni nei confronti della Russia. .

Il Congresso Usa ha votato una risoluzione di condanna nei riguardi delle azioni della Russia in Crimea, chidedenzo il ritiro delle sue forze militari e di permettere l’accesso degli osservatori dell’Osce. NElle sanzioni, viene chiesto inoltre la sospensione della cooperazione della Nato con la Russia, tra cui la vendita di equipaggiamenti militari, e il boicottaggio del summit del G8 di Sochi in giugno.

UNIONE EUROPEA- UCRAINA – Sul fronte dell’Unione Europea, è intervenuto nuovamente il prsidente della Commissione UE José Barroso che ha ribadito l’incostituzionalità del referendum: “E’ contrario ai principi della costituzione ucraina e delle leggi internazionali ed è chiaramente illegale”, ha detto Barroso, in sede di una riunione del Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo.
Una condanna ribadita dall’Ue all’indomani del voto del Parlamento regionale della Crimea che ieri ha votato l’indipendenza della Repubblica autonoma.

Redazione

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