
Nuove sanzioni per la Russia: è quanto ha annunciato la cancelliera tedesca Angela Merkel prima del suo arrivo al Vertice del Consiglo europeo.
Stando a quanto si apprende, la cancelliere ha detto che vi sarà un “allungamento” della lista delle persone colpite dalle sanzioni già stabilite dall’Unione europea.
“Al Consiglio europeo che inizia oggi i capi di Stato e di governo dell’Unione europea stabiliranno le sanzioni (della fase due) decise due settimane fa… Tra queste, un allungamento della lista di persone colpite dal divieto sui visti e il congelamento dei beni. In caso di escalation… siamo pronti in qualsiasi momento a passare alla fase tre delle sanzioni e si tratterà senza dubbio di sanzioni economiche” ha detto la cancelliera.
RUSSIA– Nel frattempo però dalla Russia che ha già iniziato a concedere i passaporti ai cittadini della Crimea (che come riporta l’inviata di Raines il costo del rinnovo sarà di circa 200 rubli), il ministro degli esteri russo Sergheiv Lavrov ha ribadito che Mosca difenderà i diritti dei russi che vivono all’estero: “Difenderemo i loro interessi con metodi politico-diplomatici. Insisteremo perché nei Paesi dove vivono i nostri compatrioti i loro diritti e le loro libertà siano pienamente rispettati”, ha detto Lavrov che ha poi annunciato che entro questa settimana saranno completate le procedure legali per l’adesione di Sebastopoli e della Crimea alla Russia.
“Attualmente stiamo assolvendo agli adempimenti pratici per attuare il trattato firmato dai leader di Russia, Crimea e Sebastopoli per l’accesso di due nuove regioni alla Russia” ha precisato il ministro degli esteri russo.
La Russia intanto ha rafforzato la sua presenza nelle basi militari ucraine mentre gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni.
Sul piano internazionale si evidenziano dei timori per le trattative sul programma nucleare iraniano in corso a Vienna: infatti come riporta Rainews, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe minacciato d’interrompere le trattative.
UCRAINA– Il Parlamento ucraino che non riconoscerà mai l’annessione della Crimea alla Russia e combatterà per la “liberazione” della strategica penisola sul Mar Nero.
E’ quanto ha stabilito il parlamento approvando con 274 voti a favore su 303 deputati, un testo di risoluzione promosso dal presidente a interim Olexander Turchinov.
“In nome del popolo ucraino, la Rada dichiara che la Crimea fu, è e sarà parte dell’Ucraina. Mai e in nessuna circostanza il popolo ucraino smetterà di lottare per liberare la crimea dagli occupanti, per quanto dura e prolungata sia questa lotta”, viene scritto nel documento.
Sebbene gli osservatori escludono un possibile intervento militare, l’Huffington post che cita l’agenzia interfax, rifercisce che il consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa di Kiev hanno dichairato che le Forze armate ucraine hanno elevato lo stato di allerta e “sono pronte a combattere”.
Redazione
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