
La Asl 3 di Genova ha licenziato il medico 60enne Giacomo Toccafondi, condannato in primo grado ad 1 anno e 2 mesi per i reati omissione di referto e per due ingiurie, poi prescritto in Appello e in Cassazione, per i fatti avvenuti nella caserma della Polizia di Stato di Bolzaneto, al termine del G8 svoltosi a Genova nel luglio 2001. Come noto, a Bolzaneto, vennero commessi abusi nei confronti di diversi giovani fermati nel corso delle giornate precedenti. In quel contesto, Toccafondi era responsabile dell’infermeria.
Soddisfatto per la decisione dell’azienda ospedaliera, uno dei testi del processo, Marco Poggi, infermiere noto come ‘l’infame di Bolzaneto’, che a quelli episodi ha dedicato un diario, che si chiama proprio “Io, l’infame di Bolzaneto. Il prezzo di una scelta normale”. L’infermiere ha spiegato a ‘Vanity Fair’: “Io non lo vidi fare un solo gesto d’umanità”.
Poi ha proseguito: “Si sentiva poliziotto, prima che medico. Il primo giorno arrivò con la mimetica, con un paio di guanti imbottiti e con una pistola. Gli chiesi che cosa se ne faceva un medico di quegli oggetti. Non mi rispose”. Il racconto di Poggi e del suo rientro al lavoro è ancora oggi spietato: “Lavoravo al Dozza di Bologna. Un collega mi telefonò. Mi disse di non presentarmi l’indomani. Gli agenti avevano già preparato il comitato di benvenuto nei miei confronti: appena fossi entrato nella mensa o al bar, loro sarebbero usciti fuori in segno di protesta”.
Redazione online