Turchia: Erdogan blocca accesso a Twitter per circa 10 milioni di utenti

Recep Tayyip Erdogan (Getty Images)
Recep Tayyip Erdogan (Getty Images)

Detto fatto: il premier turco Recep Tayyp Erdogan dopo la bufera dello scandalo corruzione che ha investito importanti cariche dello Stato e i figli di tre ministri del suo esecutivo, aveva annunciato due settimane fa di voler bloccare i social network perché ritenuti come supporti nel quale sono circolate le intercettazioni telefoniche relative all’inchiesta mettendo a rischio la sicurezza nazionale.
“Estirperemo Twitter, non mi interessa cosa dice la comunità internazionale, è contro la sicurezza nazionale. C’è una sentenza del tribunale. Vedranno la forza della Turchia” aveva detto Erdogan.

E così, il premier turco, come riporta il sito Hurriyet è riuscito a far bloccare ieri il social Twitter: nella tarda serata di ieri infatti, molti account di Twitter sono risultati irraggiungibili e l’accesso alla piattaforma è stato progressivamente ristretto, tanto che lo stesso social network ha diffuso informazioni utili ai circa 10 milioni di utenti del social per continuare a pubblicare cinguettii e immagini via sms.

Immediata la replica dell’Unione Europea che ha condannato il blocco del social: “L’interdizione di twitter in Turchia è senza fondamento, inutile e vile. Il popolo turco e la comunità internazionale vedranno questo come una censura. Cosa che è davvero”, ha scritto Neelie Kroes, Commissaria Ue per le nuove tecnologie.

Tuttavia, come riporta Adnkronos, poco dopo la chiusura di Twitter in Turchia è comparso il sito “Mwitter” ispirato ad una frase che il premier pronunciò in un comizio: “Twitter, mwitter kokunu kaziyacagiz” e che significa “Sradicheremo Twitter e tutto il resto”.
Al momento non è chiare se il sito sia stato registrato da avversari di Erdogan intenzionati a prendersi gioco di lui o da seguaci di Erdogan.
L’unica cosa che si apprende è che al momento sul sito appare la scritta “Dicci di chiudere e noi lo faremo, Padrone. Siamo pronti”. (Vedi: mivitir.com)

Sulla questione è intervenuto il presidente turco Abdullah Gul che ha condannato pubblicamente il blocco di Twitter: “Una chiusura totale delle reti sociali non può essere approvata. Spero che questa situazione non duri a lungo” ha scritto il presidente sul suo account twitter.

Redazione

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