
Intervistato ieri sera su La7 da Enrico Mentana il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha sparato a zero sul presidente del Consiglio Matteo Renzi, definendolo un “bambinone” e una persona cinica. Secondo Grillo, infatti, Renzi “è spietato, cattivo, mente sapendo di mentire”. “Non riesco più nemmeno a farci battute”, ha detto, accusando il segretario del Pd di resuscitare “un morto come Berlusconi”. Il leader del M5S ha continuato: Renzi “fa una legge elettorale con il morto e con Verdini, un massone. In tre si mettono in una stanza è fanno la legge elettorale. E poi siamo noi i non democratici”, ha accusato.
Grillo ha poi detto che la nomina di Enrico Letta a Palazzo Chigi sarebbe stata frutto di ‘un complotto’, in quanto decisa già un mese prima del conferimento dell’incarico, mentre l’allora leader del Pd Pier Luigi Bersani veniva mandato “al macello”. Il leader dei Cinque Stelle ha citato a prova del complotto il fatto che dopo le elezioni politiche di febbraio 2013, che avevano visto il trionfo del suo Movimento, lui e Casaleggio erano stati invitati a pranzo dall’ambasciatore britannico a Roma e nella stessa ambasciata si trovava anche Enrico Letta. Prova, secondo Grillo, che “i giochi erano già fatti”. Mentre le consultazioni tra il povero Bersani e il Movimento 5 Stelle “le hanno fatte per mandarlo al macello”.
Pronta è arrivata la smentita dell’ambasciata britannica, che ha spiegato la “presenza concomitante” di Letta e Grillo nella propria sede con “una improvvisa sovrapposizione di agende”. Anche Enrico Letta ha fortemente smentito le illazioni di Grillo definendole “farneticazioni”. Letta ha spiegato al quotidiano La Stampa: “Ero in ambasciata quel giorno per una riunione di preparazione del programma del Forum di Pontignano”. “Verso la fine della riunione, l’ambasciatore mi disse: ‘Oggi viene Grillo con Casaleggio per un pranzo, se vuoi gli dico che sei qui, se volete potete incontrarvi'”, ha riferito l’ex premier aggiungendo di aver rifiutato l’incontro con i due leader del M5S. Lapidario invece il commento di Bersani: “Grillo lasci stare Enrico Letta e stia tranquillo. Le persone perbene so riconoscerle”.
Redazione