
A seguito dello scandalo del Datagate, il programma di spionaggio americano portato avanti dalla National Security Agency (Nsa) emerso la scorsa estate dopo la diffusione di documenti segreti sulle intercettazioni telefoniche e internet, ad opera della cosidetta “talpa”, l’ex informatico della Cia Edward Snowden, ora rifugiato in Russia, l’ammistrazione Obama è pronta a presentare una riforma dell’agenzia.
Infatti, come riporta l’Ansa citando il New York Times, il governo americano, dopo aver ottenuto a dicembre 2013, i risultati di un rapporto commissionato dal presidente americano Barack Obama A cinque esperti di intelligence, ha avviato una serie di modifiche per limitare le intercettazioni e adesso l’amministrazione sarebbe pronta a varare una riforma sull’agenzia nella quale è previsto che la Nsa non potrà più conservare i dati telefonici.
Questi, resteranno invece a disposizione delle compagnie telefoniche e potranno essere ottenuti solo in base ad un ordine della Foreign Intelligence Surveillance Court.
Un sistema che era stato consigliato nel rapporto dei cinque esperti e per cui i dati telefonici potranno essere solo ottenuti in base alla richiesta di uno specifico numero telefonico che il giudice dovrà ritenere legato al terrorismo.
Redazione
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