
Il costituzionalista italiano Gustavo Zagrebelsky e il giurista Stefano Rodotà hanno lanciato un appello contro le riforme istituzionali che sta promuovendo il governo di Matteo Renzi perché, sostengono, stravolgerebbero la Costituzione italiana.
“Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale (n. 1 del 2014), per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali”, si legge nell’appello firmato dai due giuristi.
All’iniziativa hanno aderito diverse personalità ed esponenti politici, tra cui i fondatori del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che dedicano all’appello un post sul blog beppegrillo.it, riportandolo per intero e sottolineando “la svolta autoritaria” del governo Renzi. “Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare – si legge nell’appello -. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto”. “Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava”, è l’invito.
Tra i firmatari dell’appello ci sono oltre ai promotori e a Grillo e Casaleggio: Nadia Urbinati Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis, Costanza Firrao.
Redazione