Prato: scoperto contrabbando tessuti dalla Cina, 5 arresti

Operai cinesi al lavoro (Foto: STR/AFP/Getty Images)
Operai cinesi al lavoro (Foto: STR/AFP/Getty Images)

 

La Guardia di Finanza di Prato ha eseguito questa mattina un’ordinanza di misure cautelari emanata dal Gip del Tribunale di Prato: i destinatari sono stati in totale 32, 31 cittadini cinesi e un italiano. I soggetti raggiunti dai provvedimenti sono accusati di:  associazione per delinquere finalizzata al contrabbando aggravato di 377.186 rotoli di tessuto importati illecitamente dalla Cina a Prato, passando per il porto di Genova, intestazione fittizia di 13 società a prestanomi, 177 false bollette doganali, evasioni fraudolente per omesse o infedeli dichiarazione dei redditi ed Iva.

5 persone sono finite agli arresti domiciliari, il capo dell’organizzazione e altri 4 importanti componenti; ad 11 è stato dato l’obbligo di dimora, e ad altri 16 cittadini cinesi, residenti tra Prato, Genova, Mantova, Napoli, Reggio Emilia e Milano, è stato vietato l’espatrio.

E’ stato inoltre disposto il sequestro presentivo di 13 società, 24 conti bancari, 19 automezzi e beni aziendali, oltre a 175 mila rotoli intercettati in flagranza di reato. In totale si tratta di circa 20 milioni di euro di valore.

Le misure cautelari sono giunte al termine di un’intensa attività investigativa durata circa 2 anni e partita da un normale controllo ad un autoarticolato che nel febbraio 2012 aveva scaricato 1243 rotoli di tessuto provenienti dalla Cina ma con documenti di trasporto e fatture che hanno subito destato sospetti.

 

Redazione