
Intervistato dal Tg3, il presidente del Consiglio Matteo Renzi attacca la minoranza interna al Pd, con particolare riferimento ai 22 senatori che hanno proposto un ddl di riforma costituzionale alternativo a quello del governo e spiega: “Il Pd ha delle regole al proprio interno. La minoranza non va per i fatti suoi ma va dove va la maggioranza. Lo dico io che per anni sono stato in minoranza. Tutti noi sappiamo che quell’ipotesi è buona per essere sventolata sui giornali ma non ha possibilità di essere realizzata. Fi manterrà gli impegni”.
Critiche anche nei confronti di Beppe Grillo, che – dice Renzi – “tutte le mattine si sveglia e pensa: ‘Come posso attaccare il Pd’. Io mi alzo e penso: Come posso oggi cambiare l’Italia”. Poi sul taglio dell’Irpef, il premier ha assicurato che non sarà una tantum: “Siamo in grado di dire ai profeti di sventura che non è così. Il taglio di 80 euro sarà confermato anche per i prossimi anni”. Renzi ha anche parlato del rapporto con Forza Italia: “Non so se Berlusconi auspica un incontro. Non è previsto ma se ci fosse ve lo faremmo sapere”.
Infine un nuovo attacco a banche e supermanager: “Lo spread più basso libera possibilità di fare credito e le banche se vogliono risparmiare possono stare più attenti a risparmiare sui super stipendi degli Ad. Sulla demagogia li sfidiamo a viso aperto. E’ giusto che anche le banche paghino come i cittadini in questo periodo svantaggiato”.
Giuseppe Gabriele Mastroleo