
“La direzione aziendale ha comunicato, a sorpresa, l’intenzione di chiudere: se non fate troppo casino a settembre o dicembre, se invece provate a metterci i bastoni tra le ruote, subito”. A scriverlo è la Fiom milanese, riferendosi alla scelta, comunicata in mattinata dal gruppo Marcegaglia, di chiudere la la Marcegaglia Buildtech di viale Sarca 336, dove lavorano attualmente circa 170 dipendenti.
Prosegue la nota della Fiom: “Lavorano nel senso vero del termine: non sono in cassa integrazione e fanno persino il turno di notte, segno che non mancano le commesse per i prodotti per l’edilizia: pannelli, profilati, coperture per i tetti che vengono utilizzati in sostituzione dell’amianto”. Secondo i metalmeccanici della Cgil, “dopo avere licenziato i lavoratori di Taranto che operavano nel settore del fotovoltaico e pannelli, il già presidente di Confindustria oggi presidente di Eni (la professionalità va premiata) oggi decide di trasformare la fabbrica milanese in area dismessa. Un’area che, guarda caso, si trova al centro del ‘Bicocca Village’, zona assai gettonata dal punto di vista edilizio”.
Redazione online